Questo meccanismo d'azione lo rende ideale per gestire e combattere le resistenze ai fitofarmaci di sintesi che si possono essere create nel vigneto a seguito di un uso eccessivo o incontrollato di antibotritici chimici.
L'efficacia di questo prodotto, inoltre, è supportata da numerose prove effettuate in tutta Italia tra il 2007 e il 2013. I test su uva da tavola e su uva da vino hanno dimostrato, con tre applicazioni, la stessa efficacia di uno standard chimico applicato 2 volte (vedi grafico).
L'applicazione della soluzione naturale
Con le acquisizioni tecniche degli ultimi anni si è concluso che gli antagonisti naturali come Botector trovano il loro momento ottimale di applicazione in 2-3 fasi: sfioritura/pre-chiusura e all'invaiatura. E' in questi momenti che la pianta è più predisposta agli attacchi di botrite poiché ci sono molti "zuccheri" presenti (caliptre e zuccheri del grappolo).Botector va applicato con una dose di 400 g/ha in circa 400 litri di acqua (0,1%) senza alcuna altra aggiunta come, ad esempio, starter. Anche se è preferibile applicarlo da solo, è tuttavia miscibile con molti agrofarmaci, sia insetticidi che fungicidi come rame e zolfo.
Essendo un lievito naturalmente presente nell'ecosistema non dà residuo e pertanto non ha giorni di tempo di carenza. Inoltrenon influenza in nessun modo la cinetica delle fermentazioni e non dà alterazioni olfattive o gustative sui vini.
Botector è un agrofarmaco registrato (n. 14951 del 22.05.2012), autorizzato in agricoltura biologica e all'interno di tutti i disciplinari di difesa integrata regionali.
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Fonte: Manica