La viticoltura moderna deve trovare soluzioni innovative a problemi che fino a pochi anni fa erano di facile gestione; tra questi, quello della gestione delle infestanti è certamente uno dei più delicati.
Solo un approccio strategico consente di raggiungere alti livelli di pulizia del sottofila in maniera sostenibile, sicura per gli operatori e nel rispetto dei disciplinari di produzione sempre più restrittivi.

Belchim Crop Protection offre per la gestione del sottofila del vigneto una strategia innovativa con diversi prodotti:
Chikara® 25 WG, Chikara® Duo e Beloukha®, rispettivamente a base di Flazasulfuron 25%, Flazasulfuron 0.67% + Glifosate 28.8% e Acido Pelargonico 680 g/L.

Flazasulfuron è una sulfonilurea che agisce sull'inibizione della sintesi degli aminoacidi a catena ramificata. Ha prevalentemente un'attività antigerminello e un'attività di post emergenza in quanto viene assorbito per via fogliare e radicale e prontamente traslocato nei meristemi delle infestanti. È caratterizzato da un ampio spettro d'azione, un'ottima persistenza e contribuisce alla profilassi per il controllo del legno nero.

Acido Pelargonico è una molecola erbicida non selettiva appartenente alla famiglia degli acidi grassi ed ha un'attività di contatto. La sua attività si esplica nel giro di poche ore dall'applicazione e la molecola è totalmente biodegradabile.
La strategia Belchim prevede un'applicazione al sottofila di Chikara® 25 WG a 80 g/ha oppure, Chikara® Duo alla dose di 3 kg/ha ad inizio primavera.
L'azione residuale di Flazasulfuron consente di ottenere un controllo duraturo delle principali infestanti.

Successivamente, nel corso della stagione, possono seguire 2 o 3 applicazioni di Beloukha® che, applicato a 16 L/ha oppure a 12 L/ha con il coadiuvante Gondor® alla dose di 0,5 L/ha (a base di lecitina di soia 488 g/L), consente di contenere la vigoria delle perennanti e le nuove emergenze.
Questa strategia consente di controllare efficacemente anche le difficili Lolium, Conyza, Malvae Geranium. I prodotti mostrano anche un'ottima sinergia nel controllo dell'equiseto, che generalmente risulta di difficile contenimento alla maggior parte degli erbicidi normalmente utilizzati in vigneto.
 
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