Roberto Baggio è quello che una volta si chiamava "direttore commerciale". Oggi la dizione inglese lo vuole "Sales Head Manager", ma la sostanza non cambia: è colui che si è assunto la responsabilità e l'onore di guidare commercialmente Syngenta in Italia.
Cresciuto in un Mondo che stava già facendo i conti con le scottanti problematiche sociali e ambientali che oggi tutti ben conosciamo, Roberto Baggio è divenuto quindi un manager di stampo moderno che applica agli aspetti commerciali i saggi temi della sostenibilità sociale, economica e ambientale.
Agronotizie lo ha intervistato per meglio comprendere le finalità e i contenuti dell'iniziativa Mais Expert Campus.
 
"Oggi siamo in Provincia di Lodi, a Ossago Lodigiano, nella penultima delle iniziative di campo dedicate al mais. Abbiamo deciso di chiamarle 'Campus' perché è una parola che evoca si l'agricoltura, ma anche la formazione universitaria ed è anche una sintesi degli obiettivi che Syngenta si prefigge proponendo ai maiscoltori nuovi traguardi da portare avanti in un Mondo che evolve rapidamente".
 
L'impegno di Syngenta sul fronte della divulgazione in campo è stato importante...
 
"Iniziative come queste sono fondamentali perché danno la possibilità di fare incontrare la tecnologia, presente e futura, e l'agricoltore. Sappiamo infatti per esperienza quanto  conti per l'agricoltore vedere la tecnologia ancor prima di adottarla, in un campo possibilmente vicino a casa sua. Ciò è fondamentale in un razionale e trasparente processo di vendita di nuove soluzioni agli agricoltori. Quale miglior vetrina quindi di un'azienda come questa, la quale ci ha messo a disposizione sei ettari dove possiamo dispiegare quella che è l'offerta di Syngenta e spiegare anche quella che è la nostra strategia, ovvero quella di offrire agli agricoltori soluzioni che siano complete e che non si limitino a un 'pezzo' della soluzione, ma che siano al contrario la soluzione completa: genetica performante, ma anche difesa delle colture, minimizzando i rischi di perdite di produzioni".
 
Oggi in campo il nome Syngenta è abbinato con il marchio Netafim. Quali ragioni stanno alla base di questa compresenza?
 
"Parte della strategia Syngenta comprende l'alleanza con aziende che abbiano la dominanza di tecnologie che siano complementari alle nostre. Qui è il caso di Netafim che è nostro partner per quanto riguarda le soluzioni di irrigazione a goccia, da noi ritenute una delle soluzioni entranti utili per risolvere uno dei problemi più stringenti dei maiscoltori, cioè l'uso razionale dell'acqua per una coltura estremamente esigente in termini di fabbisogno idrico. Le tecnologie Netafim si sposa bene con la novità di una genetica degli ibridi Syngenta che mira ad aumentare la capacità del mais di sfruttare razionalmente le risorse idriche del terreno. Sotto il cappello 'Artesian' inseriremo infatti tutta una serie di ibridi che hanno caratteristiche innovative in questo senso".
 
Sono ibridi sperimentali oppure appartengono già in qualche modo al porfolio genetico di Syngenta?
 
"Alcuni ibridi sono già in campo, ma per ricevere la denominazione 'Artesian' devono dimostrare di avere queste caratteristiche di efficacia nello sfruttamento della risorsa idrica. Ciò non significa che il maiscoltore le può coltivare senza irrigazione, ma in condizioni di stress o sub-stress idrico sono in grado di produrre di più di una genetica che non è equipaggiata della genetica 'Artesian'. Un ibrido che ricade in questo raggruppamento ha quindi la capacità di produrre al top del segmento in condizioni di umidità ottimali, ma riesce a fornire produzioni più soddisfacenti di altri ibridi quando le condizioni ottimali non siano".
 
Una sorta di assicurazione quindi, visto che al momento della semina nessuno ha la boccia di cristallo per sapere se la pioggia vi sarà o meno...
 
"Esatto, una sorta di assicurazione. Chi usa ibridi 'Artesian' rischia meno di perdere produzioni in caso di errori o di situazioni climatiche non ottimali".


Leggi l'articolo sull'evento Mais Expert Campus di Ossago Lodigiano
 
Leggi l'intervista a Carlo Franciosi, conduttore dell'azienda agricola che ha ospitato l'evento di Syngenta.

Leggi l'intervista a Luca Minelli, Solution Development Manager di Syngenta, che illustra in dettaglio i processi di sviluppo degli ibridi "Artesian"
 
Leggi l'intervista a Luca Olcese, amministratore delegato di Netafim Italia, partner di Syngenta nei campi dimostrativi e realizzatrice degli impianti a manichetta utilizzati nelle prove

Leggi l'intervista a Marco Platè responsabile commerciale del Consorzio agrario di Cremona per il comparto sementi

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