Venturina, a un passo del fiume Cornia. Quello che attraversa l'area meridionale della Provincia di Livorno, ricca di orticole di pregio e vigneti che stanno sempre più imponendo i propri frutti sui mercati internazionali.
Sole e vento in queste aree non mancano mai e il terreno si presta ottimamente alla coltivazione di orticole di qualità eccellente. Non è quindi per caso che Syngenta ha selezionato questa area come palcoscenico della tappa di inizio settembre del Road Show Sinergie, l'evento itinerante voluto per divulgare informazioni tecniche sulle genetiche e sulle soluzioni tecniche targate Syngenta.
I visitatori della tappa di Venturina hanno così potuto condividere le novità in arrivo, soprattutto per quanto riguarda il segmento del melone.

Leggi l'intervista ad Agnese Forconi proprietaria dell'azienda

Leggi l'intervista a Daniele Raggi, tecnico della cooperativa Terre dell'Etruria

Leggi l'intervista a Fabio Tinagli, responsabile tecnico commerciale di Syngenta


Fra i visitatori alcune fra le realtà aziendali più importanti della Val di Cornia e tecnici di cooperative locali

MB 8025: vita dura per l'oidio

 
Progettato per soddisfare i mercati, ma anche per rendere più facile il lavoro di chi lo produce.
È l'MB 8025 di Syngenta, melone retato "Italian type", concepito per la coltivazione in pieno campo con raccolte consigliate fra metà luglio e fine agosto. Per coprire al meglio il periodo produttivo sono ideali i trapianti cadenzati ogni sette giorni, in modo da poter modulare l'offerta di prodotto in modo razionale. 
La pezzatura spazia fra 1,3 e 1,7 chilogrammi, con valore medio di circa un chilo e mezzo, ovvero quella che attualmente più soddisfa le richieste di mercato prevalenti. Anche la shelf-life è molto apprezzata, potendo contare su un minimo di una settimana dalla stacco.
Syngenta lo presenta come resistente a livello "intermedio" a cinque razze di oidio, ma a giudicare dai risultati in campo deve trattarsi di un "intermedio" molto elevato...
Le migliori performance vengono offerte quando MD 8025 viene innestato su piedi idonei, come per esempio "Dinero", una varietà di Syngenta che eccelle come portainnesto.
La pratica dell'innesto sta prendendo sempre più quota fra i coltivatori di melone, i quali possono ridurre la densità per ettaro di circa il 10% pur ottenendo produzioni che possono toccare i 350 quintali per ettaro contro gli usuali 250-270. Pur essendo l'innesto una pratica costosa, viene quindi più che ripagata dalle rese finali.

L'MB 8025 offre un'ottimale pezzatura e una interessante resistenza all'oidio

Le novità presenti a catalogo per il 2013

 
Venti varietà da produzione e tre come portainnesti. Un catalogo di meloni alquanto invidiabile.
Syngenta copre tutte le tipologie, MSL, ESL ed LSL, con quattro, cinque e due varietà rispettivamente. A queste si aggiungono una varietà sia nella tipologia Charentais sia  in quella Galia.
Molto ricco la tipologia Piel de sapo, con sette varietà di cui ben tre sono novità giunte nel 2013. Ovvero MP3300, VELASCO e MENDOZA.   Il primo è un ibrido precoce che mostra un'ottima resistenza all'oidio e si presta per coltivazione in tunnelino e in pieno campo. Anche VELASCO si mostra resistente all'oidio e dà il meglio in tunnelino e in pieno campo, ma precoce. Infine MENDOZA, parimenti resistente all'oidio, ma adatto al pieno campo tardivo.
 
Altra novità nel 2013, ma solo per prove, risiede nella tipologia ESL e presenta come sigla MB6947, un retato anch'esso dotato di buona resistenza che si presta ottimamente alla coltivazione in serra media o in tunnelino precoce.
 

Non solo meloni

 
Oscar come attori non protagonisti nella tappa di Venturina spettano a due varietà di anguria, presentati in occasione della giornata venturinese.
Sono due novità per il 2013 e portano il nome di DORIN (ex RWT 8212) e PRESTIGE (ex RWT 8225). Il primo è un tondo appartenente alla categoria sugar baby mini, mentre il secondo è un Jubilee, anch'esso tondo. Le pezzature sono rispettivamente 2-4 e 3-5 kg e si prestano a coltivazioni in tunnelino e pieno campo.
Oltre alla genetica, però, nei campi di Venturina c'è anche un indizio interessante  circa l'evoluzione di Syngenta verso gli agrofarmaci di derivazione naturale. La Reynoutria sacheliensis è infatti una pianta da cui si può estrarre una sostanza che si rivela particolarmente attiva contro l'oidio. Nel prossimo futuro, forse, questi estratti saranno parte integrante del portfolio fungicidi di Syngenta.
Nome proposto? Sakalia.


 
Dorin e Prestige sono le due nuove opportunità fra le quali è possibile scegliere in un'ottica di diversificazione delle produzioni orticole di qualità

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