Fabio Tinagli è responsabile tecnico-commerciale per Syngenta e copre come area le Province di Livorno, Pisa e Grosseto. Vive a Venturina e quindi conosce bene la zona e la sua vocazione agricola.
 
"Quella che si sviluppa lungo il fiume Cornia è un'area di grande importanza agricola. La Val di Cornia già nel passato è stata un'area a forte interesse orticolo, producendo sia colture invernali sia primaverili-estive. La prossimità della costa realizza un clima che permette infatti la produzione in ciclo continuo. E così d'inverno si coltivano carciofi, brassiche, spinacio e tutte le colture invernali a foglia tipo le bietole. In Primavera viene il turno di melone, pomodoro da industria e da mercato fresco e anguria"
 
Citavi il clima particolare di quest'area. In fondo siamo a pochi chilometri dal Golfo di Baratti. Questo influenza in qualche modo anche i lavori in campagna...
 
"Si, il clima permette di anticipare la messa a dimora delle colture, specialmente quelle caratterizzate da un ciclo precoce, quindi anche quelle "semiforzate" che si avvantaggiano dei tunnel. Qualche agricoltore ha investito e inizia a produrre anche in serra a ciclo continuo. Questo ha permesso di connotare la zona con diversi orientamenti: serra, semiprotetta e pieno campo".
 
Da un punto di vista della commercializzazione post-raccolta, come è strutturata quest'area?
 
"Ci sono realtà importanti nella commercializzazione delle produzioni orticole, come per esempio la Cooperativa Terre dell'Etruria con la quale noi di Syngenta collaboriamo a 360 gradi. Siamo infatti partner sia per la vendita dei mezzi tecnici, ovvero la Crop Protection, ma anche per la genetica. La cooperativa segue questa realtà dal punto di vista della commercializzazione, ma offre anche un prezioso supporto tecnico alle aziende. Consta anche di una centrale ortofrutticola dove vengono lavorate le produzioni di quest'area, ove i prodotti vengono confezionati e immessi sui mercati, grande distribuzione inclusa, come Coop, Conad e altre aventi diffusione a carattere nazionale"   
 
Fra le varie colture orticole primaverili-estive, quale è quella che si può definire la "Regina"?
 
"La giornata di oggi è caratterizzata soprattutto dal melone, il quale rappresenta una delle colture più importanti in tutte le situazioni che dicevamo: tunnel, tunnellino e pieno campo. In quest'area vi sono aziende di grande estensione che coltivano anche 160-200 ettari di orticole, ma sono frequenti aziende che lavorano 30-40 ettari. Per Syngenta quella del melone è una coltura strategica e la ricerca è sempre molto attiva nell'individuare e sviluppare nuove varietà, per questo riusciamo a giocare in questa zona un ruolo chiave, perché riusciamo con la genetica a valorizzare gli aspetti agronomici, ma anche quelli legati al post-raccolta: offriamo infatti varietà che sopportano bene le fasi di frigoconservazione, di trasporto e confezionamento".
 
Una varietà per ogni realtà?
 
"Si, abbiamo varietà che si adattano molto bene a questa zona, sia dal punto di vista delle caratteristiche pedoclimatiche, sia da quello delle resistenze. Uno dei punti chiave per una produzione soddisfacente è infatti quello delle resistenze, soprattutto all'oidio e alle virosi. Su questi fronti Syngenta è in grado peraltro di fornire un portfolio completo di prodotti per la difesa, con i quali si possono realizzare strategie efficaci che sposano perfettamente le caratteristiche genetiche delle varietà scelte".
 
Ecco, le linee di difesa. Quali sono i prodotti che trovano il maggior impiego in questa zona?
 
"La problematica maggiore, come dicevamo, è l'oidio, dato che siamo in una zona molto ventilata. La genetica ha si selezionato varietà resistenti a questa patologia e le stiamo valutando insieme ai tecnici e ai nostri clienti. Ma la genetica va supportata con opportune linee di difesa. Queste possono basarsi su prodotti per così dire convenzionali, ma alcune aziende seguono anche la produzione biologica. Noi proponiamo la nostra linea consolidata, che si sta arricchendo peraltro di soluzioni nuove, basata su inizialmente sui triazoli, ovvero Topas, ma  anche su Ortiva e Ortiva Top. Siamo in attesa di nuove soluzioni a base di ciflufenamid (antiperonosporico, nda) e difenoconazolo (antioidico, nda), ovvero Cidely Top. Non dimentichiamoci poi di prodotti di tipo naturale, impiegabili anche nel biologico, come Sakali, a base di un estratto vegetale attivo sull'oidio".

Leggi l'articolo sulla tappa di Venturina di Road Show Sinergie

Leggi l'intervista ad Agnese Forconi proprietaria dell'azienda

Leggi l'intervista a Daniele Raggi, tecnico della cooperativa Terre dell'Etruria

Questo articolo fa parte delle collezioni: