Collaborare è sempre meglio per tutti. Concetto ampiamente condiviso, questo, ma raramente applicato in realtà.
Specialmente in uno scenario articolato e spesso mutevole come quello agricolo italiano, appare quindi scelta saggia tessere rapporti construttivi con altri player di spicco.
È su queste basi concettuali che Unima e Sumitomo Chemical Italia hanno concordato sull'utilità di una partnership fra le due realtà.
Unima rappresenta il cuore tradizionale del contoterzismo italiano, offrendo con i propri associati un valido supporto tecnico e operativo a una moltitudine di aziende agricole, le quali da sole faticherebbero non poco a restare competitive sugli scenari economici attuali.
Sumitomo Chemical Italia è invece una delle aziende operanti sull'orizzonte nazionale con un catalogo di mezzi di difesa fra i più completi. Ora Sumitomo Chemical Italia concorre a sostenere il portale di Unima, come pure ha sponsorizzato l'assemblea generale dell'associzione, svoltosi a Bologna lo scorso 6 giugno. Forse sono solo i primi passi di una collaborazione che promette sviluppi strategici per entrambi i partner.
Identikit di un partner
Sumitomo Chemical si occupa della produzione e distribuzione di agrofarmaci e in Italia presidia la quinta posizione del ranking nazionale, con un rotondo 10 per cento della quota di mercato. Un risultato che nasce dalla capacità dell'azienda di coniugare la capillare conoscenza del territorio e del mercato italiano con le potenzialità progettuali e di innovazione della casa madre nipponica.
Sumitomo Chemical è nata infatti in Giappone, dove è divenuta presto leader nella ricerca e sviluppo di prodotti chimici. Nel 2002 la Compagnia decise di entrare nel mercato italiano agricolo, il terzo per importanza in Europa e tra i primi dieci nel mondo: Isagro spa e Isagro Italia rappresentarono così la porta d'ingresso nel Belpaese per il colosso giapponese.
Dopo varie azioni e acquisizioni intraprese dalla casa madre, nel 2011 nacque la divisione italiana Sumitomo Chemical Italia che conta circa 120 dipendenti ed un fatturato di 80 milioni di euro.