Una primavera incerta può compromettere anche l'andamento della produzione agricola, destando preoccupazione tra i consumatori per i rischi rappresentati dalla proliferazione delle micotossine. Agrofarma, Associazione nazionale imprese agrofarmaci che fa parte di Federchimica, evidenzia in questo contesto il ruolo degli agrofarmaci, strumenti in grado di limitare lo sviluppo delle tossine naturali.
I dati del ministero della Salute, nella relazione annuale per il 2011 sul sistema di allerta comunitario, hanno rivelato che nel settore cerealicolo, su 173 notifiche effettuate dall'Ue, il 18% riguarda le micotossine; Agrofarma sottolinea che, grazie all'opportuno e mirato intervento della chimica a sostegno delle produzioni agricole, è possibile prevenire la diffusione di queste sostanze tossiche in particolare nei cereali e prodotti derivati, contribuendo a produrre alimenti sicuri, sani e di qualità.
"Rivestendo un ruolo chiave nella produzione europea, i cereali necessitano di un'adeguata protezione fitosanitaria: nel 2011 sono state prodotte in Europa 283 milioni di tonnellate di cereali, nel totale dei 27 Paesi, pari a circa il 16% della produzione mondiale (stime Usda). – ha affermato Andrea Barella, presidente di Agrofarma – L'andamento meteorologico molto piovoso che ha interessato il Nord Italia nell'ultimo mese può tradursi in un incremento della presenza di micotossine: in questo contesto i trattamenti preventivi con gli agrofarmaci tutelano i consumatori dai rischi di eventuali contaminazioni".
Un approccio che punta esclusivamente alla riduzione degli agrofarmaci disponibili e del loro utilizzo per la protezione delle piante può accrescere il rischio della proliferazione di micotossine, con possibili conseguenze anche sulla sicurezza dei cibi di cui ci nutriamo. L'utilizzo di prodotti fitosanitari è quindi utile a evitare possibili rischi e a tutelare il consumatore.
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Fonte: Agrofarma