Erbifen 04 è un formulato in suspoemulsione acquosa a base di un equilibrato rapporto delle sostanze attive  Acetoclor,  Terbutilazina  e l’antidoto Furilazolo.

- Acetoclor: appartiene  alla famiglia dei Cloroacetanilidi ed è nata come molecola per il controllo di tutte le principali graminacee; si è subito distinta per l’ampio spettro di azione anche su importanti  infestanti dicotiledoni infeudate al mais come Ammy maius, Amaranthus spp, Solanum nigrum, Portulaca oleracea,  Senecio vulgaris e Bidens tripartita.

L’Acetoclor è assorbito dalle infestanti in fase di germinazione a livello del coleoptile (graminacee) o dell’ipocotile (dicotiledoni) e anche dalle giovani radici dei semi in germinazione e, appena assorbito, provoca l’inibizione della sintesi proteica e della divisione cellulare (mitosi) bloccando la germinazione e/o la crescita delle infestanti.

La molecola si lega facilmente ai colloidi del terreno e tende a rimanere a livello della zona di germinazione delle malerbe anche in seguito ad abbondanti piogge; inoltre, essendo sufficiente una bassa umidità del terreno per essere attivato, si ottiene un ottimo risultato erbicida anche in annate con primavere particolarmente asciutte.

 L’elevata attività erbicida si mantiene inalterata anche su terreni ad elevato contenuto in sostanza organica (torbosi) consentendo, a differenza di altre molecole, di eseguire con successo il diserbo in pre - post emergenza precoce.

- Terbutilazina: E’ il partner dicotiledonicida  ideale dell’Acetoclor, molecola fondamentale  per migliorare   l’efficacia su alcune  infestanti “chiave” come Poligonum aviculare, Bidens tripartita,  Fallopia convolvolus, Chenopodium album, ecc.

 - Furilazolo:è l’antidoto agronomico per rendere perfettamente selettivo Erbifen 04  sul mais in tutte le diverse situazioni  agronomiche e climatiche, compresi i trattamenti in post emergenza precoce (fino a 3-4 foglie vere del mais).

L’antidoto induce la produzione di un enzima specifico nella pianta del mais che aumenta sensibilmente la capacità di detossificare l’erbicida.

L’eccellente selettività si traduce in aumenti di produzione che a seconda delle varietà e delle diverse annate consente incrementi produttivi fino a 8-10 q.li per ettaro.

In pre-emergenza precoce Erbifen 04 si applica normalmente da solo alla dose di 3-4 lt/ha con infestazioni di graminacee e dicotiledoni senza problemi di resistenza alle triazine.

In caso di forte presenza di Abutilon theophrasti si consiglia l’associazione con Isossaflutolo (50-60 g/ha di formulato commerciale al 75% di s.a.) con azione contemporanea di controllo nei confronti di Amaranthus spp., Chenopodium album e Solanum nigrum chemioresistenti.

In post-emergenza precoceErbifen 04 si applica normalmente da solo alla dose di 2,5-3,5 lt/ha.

In presenza di Abutilon theophrasti, Fallopia convolvulus, Polygonum aviculare e graminacee, sono possibili miscele estemporanee con Rimsulfuron, Nicosulfuron, Foramsulfuron: impiegabili in presenza di graminace oltre le 2-3 foglie; Mesotrione, Sulcrotione: impiegabili dove si prevedono infestazioni di Abutilo  theophrasti; Dicamba, Fluroxipir: in presenza di Fallopia convolvulus e Polygonum aviculare, infestanti perenni e Abutilon theophrasti (Fluroxipir).

I vantaggi assicurati dall’impiego di  Erbifen 04 riguardano l’ottima e costante selettività, l’elevata attività sulle graminacee soprattutto nei confronti del giamone; la maggiore efficacia di Acetochlor su alcune dicotiledoni “chiave”, i buoni risultati del diserbo in pre-emergenza anche nei terreni ricchi di sostanza organica e la formulazione con efficacia più costante anche nei casi di siccità prolungata dopo l’applicazione.

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