Presenta una crescita costante con la 'mission' di acquisire la massima specializzazione sui principali prodotti ortofrutticoli italiani. Specializzazione che si concretizza nella qualità e nella differenziazione dell’offerta, nell’intensa attività volta al rinnovamento varietale, nell’innovazione di prodotto e di processo, nei servizi a misura dei moderni canali di vendita, nell’efficienza organizzativa e gestionale dell’impresa.
Abbiamo chiesto a Ilenio Bastoni, direttore generale di Apofruit, una fotografia dell'attuale situazione del comparto ortofrutticolo e di spiegarci come Apofruit si sta muovendo.
“Negli ultimi anni il mercato dell’ortofrutta si è progressivamente segmentato - spiega Bastoni -, creando spazio a nuove possibilità di offerta. Se da un lato assistiamo a un calo di vendite relative ad un prodotto standard, dall'altro lato vediamo la crescita d’interesse per produzioni di valore: il biologico, le produzioni di qualità e le nuove varietà. Proprio su queste produzioni 'premium' dobbiamo puntare per riqualificare l’offerta e rivitalizzare il mercato. Noi come Apofruit stiamo puntando molto sulle produzioni biologiche, che ricoprono nella nostra strategia di sviluppo futuro un ruolo di primaria importanza. Per fare ciò abbiamo rafforzato le politiche di marca e cercato di sviluppare alcuni nuovi mercati anche attraverso nuove collaborazioni”.
Apofruit punta molto su export e lo sviluppo di nuovi mercati. "In questo modo - dice Bastoni - potremmo aumentare il nostro potenziale di vendita e migliorare sia sulla logistica che sulle modalità di sviluppo dell’attività commerciale. Tra le specie su cui stiamo tentando un forte incremento di volumi ci sono mele, uva seedless e kiwi".
"Nei prossimi anni Apofruit investirà ulteriormente sulla linea Solarelli, unica marca ad oggi che è in grado d'offrire un’ampia gamma di prodotti riconosciuti per l’elevato livello qualitativo. Nonostante la crisi dei consumi nel 2014 il marchio Solarelli ha continuato il suo sviluppo, acquistando notevoli posizioni di mercato all’interno della Gdo”.