La filiera integrata nasce dall'esigenza del mercato. Per gli agricoltori, "filiera" significa massimizzare la qualità, i raccolti, le rese ed il reddito. I vantaggi si ripercuotono su tutti gli attori, compresa la rete degli ammassatori.
Questa è l'esperienza di Grano Armando che nella campagna 2012-2013 ha visto il coinvolgimento di 700 agricoltori su una superficie di 7.300 ettari. Fulcro della produzione è il disciplinare tecnico, il rispetto del quale - come testimoniato dal confronto delle partite di frumento conferite - consente di ottenere i risultati migliori in termini di rese e proteine. Con riferimento a quest'ultimo parametro il 73% dei produttori che ha rispettato il protocollo - elaborato con il supporto e l'assistenza tecnica di Syngenta - ha ottenuto un risultato in termini di proteine superiore al 14,5% (la quasi totalità ha in ogni caso superato il livello del 13,5%) nonostante le avverse condizioni climatiche.

"Seguo il progetto Grano Armando dalla sua nascita: 103 aziende e 1.100 ettari" spiega Francesco Capozio, responsabile acquisti materie prime della De Matteis Agroalimentare, capofila del progetto "Con l'ultima campagna abbiamo raggiunto la quota di 11.400 ettari, con circa 1.000 aziende agricole (oltre a 38 stoccatori, ndr). Il progetto ha avuto una crescita rispetto all'anno precedente del 40% in termini di superficie. Siamo molto soddisfatti di questi risultati. E in Puglia abbiamo raggiunto quasi 6.200 ettari dedicati al Grano Armando".
"Questo conferma la bontà e la validità economica del progetto" sottolinea Capozio "in quanto garantisce agli agricoltori un prezzo minimo e, soprattutto, la possibilità di investire nella propria attività avendo la certezza di una congrua remuneratività e della diversificazione del rischio nelle scelte aziendali".

"Per il progetto Grano Armando stiamo lavorando dalla semina 2011" racconta Gerardo Campanella, cerealicoltore e presidente della cooperativa Corsud di Deliceto (FG) "Fra i punti vincenti, la qualità, che si traduce in un maggior reddito per il produttore. È un concetto ampio: la qualità non è influenzata solo dalle tecniche agronomiche ma purtroppo anche dalle condizioni ambientali. Facendo un bilancio di questi tre anni, ritengo che il risultato sia positivo".

Guarda la video-intervista a Francesco Capozio e Gerardo Campanella 



Al BigEvent Cereal Plus è intervenuto Gianluca Ciamillo, responsabile marketing della De Matteis Agroalimentare: "Siamo dei partner fieri di questa filiera 100% made in Italy che è nata con l'obiettivo di produrre pasta di alta qualità con grano cento per cento italiano. Per fare questo - siamo uno dei pochi pastifici in Italia con molino integrato nel nostro ciclo di produzione - avevamo bisogno di garantirci delle fonti di approvvigionamento stabili e di qualità. Da qui l'idea di implementare questa filiera con dei partner di prestigio come Syngenta e Co.s.e.me. e di associare all'output di questa filiera un prodotto che non tradisse le aspettative dei consumatori: una pasta con materia prima italiana, tracciabile e certificata, proveniente dalla comunità delle nostre 1.000 aziende agricole, simbolo dell'eccellenza del made in Italy".

Per conoscere il ciclo virtuoso del progetto è stato organizzato anche un concorso, dedicato ai professionisti della filiera ed ai consumatori e presentato sul sito www.concorsogranoarmando.it.

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