Oggi fare reddito in agricoltura non è certo cosa semplice: lo sanno tutti gli agricoltori che lo scorso 27 novembre hanno partecipato all'incontro, tenutosi a Castiglione delle Stiviere (Mn) e organizzato da Kverneland Group Italia in collaborazione con Dekalb, in cui si è discusso di agricoltura di precisione e semina a rateo variabile.
Nell'era dei Big data, della connettività e della robotica, anche l'agricoltura deve guardare avanti e tentare di sfruttare a pieno tutte le tecnologie che nel medio-breve periodo possono non solo costituire un valido aiuto allo svolgimento di alcune operazioni ma fare la vera differenza anche quando si parla del rapporto fra costi e ricavi.
Eleonora Benassi, amministratore delegato di Kverneland Group Italia
"La mancata diffusione dell'agricoltura di precisione è dipesa principalmente da un fattore anagrafico e culturale che ha rallentato l'innovazione e che solo di recente, con l'avvento di un numero maggiore di giovani in agricoltura, ha ricevuto una spinta nella giusta direzione", questo è il pensiero di Eleonora Benassi, amministratore delegato di Kverneland Group Italia.
Eleonora Benassi ha poi aggiunto: "A monte di questo problema ce n'è in realtà un altro: la mancanza di dati statistici che testimonino la vera diffusione sul territorio nazionale dell'agricoltura di precisione ma soprattutto che comprovino quelli che sono i risultati ottenibili con l'applicazione del precision farming: proprio per questo è nato Kverneland Group Academy".
L'ambizioso programma di Kverneland prevede di fornire dati certi inerenti alcune sperimentazioni effettuate con le colture di frumento foraggero e mais, con la messa a confronto di ben tre livelli di precisione su tre tecniche di lavorazione, ossia tradizionale, minima e strip till.
L'azienda che ospiterà il progetto è la Società agricola Le Colombaie, che metterà a disposizione una quarantina di ettari suddivisi in parcelle di circa 15mila metri l'una.
Coautore del progetto sarà l'Università degli studi di Perugia, deputata alla raccolta e alla certificazione di tutti i dati. Kverneland potrà inoltre contare su partner d'eccezione come Dekalb e Cerealtecnica che forniranno le sementi di mais e frumento e su Scam e Adama che avranno il compito di gestire rispettivamente la nutrizione e la protezione delle colture.
Matteo Masin, technology development lead Dekalb
Dekalb, anch'essa presente all'evento nella figura di Matteo Masin, technology development lead Dekalb, all'interno del progetto andrà a fornire il seme di mais e le prescrizioni per l'utilizzo del medesimo. Prescrizioni che come ha fatto notare lo stesso Masin sono state realizzate a partire da sperimentazioni sulla semina a rateo variabile, eseguite con ibridi di mais seminati su ben 34 località sparse sul territorio nazionale per un totale di 700 ettari nel solo 2017.
Questa tecnica di semina prevede l'uso di seminatrici che permettono di variare la densità di semina all'interno dell'appezzamento, sfruttando il segnale Gps e le indicazioni di un'apposita mappa di prescrizione di semina realizzata in precedenza.
Le prove di semina a densità variabile sono state eseguite con l'ausilio della seminatrice Kverneland Optima TF Profi, seminatrice trainata che permette la semina di precisione anche a velocità elevate, fino ai 12 km/h. Grazie al sistema e-drive II, ogni elemento di semina viene azionato individualmente tramite un attuatore elettrico, controllabile direttamente dalla cabina del trattore, conformemente agli standard Isobus. Si possono quindi variare le distanze di semina su ogni elemento e ogni fila di semina può essere disattivata singolarmente, gestendo l'investimento del seme e permettendo così di effettuare anche la semina parallela o a diamante.
Sandro Battini, direttore commerciale Kverneland Group Italia, ha presentato le ultime novità introdotte da Kverneland
La semina a rateo variabile ha permesso di massimizzare la redditività, ottenuta sia da un'ottimizzazione dei mezzi tecnici (riducendo l'investimento di semi al metro quadro nelle zone a bassa fertilità, senza compromettere la resa) che da un aumento produttivo (derivante da un aumento della densità di semina dove le condizioni di elevata fertilità del suolo lo consentono).
Dal confronto con la semina tradizionale, eseguita in alcune fasce degli stessi terreni ove è stata svolta la semina a rateo variabile ed in concomitanza con quest’ultima, è emerso il dato principe dell'incontro: il plusvalore sul reddito che, secondo Dekalb e Kverneland si attesta mediamente a 98 euro a ettaro. Questo compensa totalmente le spese da sostenere per la mappatura del terreno che però resterà poi valida per diverse altre annate.
Roberto Bartolini, consulente agronomico Kverneland Group Italia
Roberto Bartolini, agronomo per Kverneland Group Italia, ha in quest'ottica invitato tutti gli agricoltori presenti a provare la semina a rateo variabile perché questi ultimi si possano rendere conto di persona che anche nel settore cerealicolo, messo in ginocchio dal drastico calo dei prezzi, c'è ancora modo di fare reddito, che si può avere solo fidandosi ed affidandosi alle nuove tecnologie.