A commento, Leonardo Bolis, numero uno di Confai, enfatizza come il confronto tra Italia ed Europa sia "senz'altro preoccupante - aggiungendo che - gli scarsi investimenti in tecnologia e innovazione, hanno come immediata conseguenza la perdita di competitività dell'intero settore primario.
Le imprese agromeccaniche - prosegue Bolis rimarcando l'impegno del mondo agromeccanico per il settore - sono quasi le uniche che hanno continuato ad investire in tecnologia agraria, nonostante la crisi. Anche i nostri imprenditori però, si trovano ora a fare i conti con oggettive difficoltà di bilancio.
Pertanto - rilancia Bolis tornando su un punto di grande attualità - è urgente che il governo consenta anche ai contoterzisti agrari l'accesso alle risorse dell'Unione Europea per la meccanizzazione.
Non è un caso - aggiunge Bolis - che le migliori performance di vendita di macchine agricole abbiano luogo in Francia - in testa alla crescita europea con un +9,9 per cento nelle vendite delle trattrici, cui si aggiunge una sostanziale tenuta del mercato tedesco -, dove i fondi comunitari sono distribuiti al contoterzismo attraverso il canale consortile delle Cuma, le cooperative di utilizzo delle macchine e dei mezzi agricoli".