I dati elaborati da FederUnacoma, sulla base delle statistiche diffuse dal Cema, il Comitato che riunisce le associazioni dei costruttori dei Paesi europei, indicano a fine 2013 una crescita complessiva delle vendite di trattrici pari al 2,1%, con una performance brillante per la Francia (42.600 trattrici immatricolate, con un incremento del 9,9%), una crescita per la Spagna (8.900 macchine, con un +2,9%), ed una conferma per la Germania, che dopo il balzo in avanti del 2011 (+26%) ha mantenuto nel 2012 e nel 2013 gli stessi livelli di mercato, con oltre 36.000 macchine immatricolate. In flessione risultano, invece, le vendite nel Regno Unito (13.500 trattrici, con un calo del 9,9%) e in Italia (19.017 macchine, con un calo dell’1,7% che fa seguito al passivo del 28% complessivamente accumulato fra il 2007 e il 2012).
La situazione non sembra migliorare nell’anno in corso: secondo i dati di immatricolazione elaborati da FederUnacoma sulla base delle registrazioni fornite dal ministero dei Trasporti, il primo trimestre del 2014 vede infatti, nel Paese, una flessione per le trattrici (-2,9% rispetto allo stesso trimestre 2013), per le trattrici con pianale di carico (-11,1%), per i rimorchi (-2,1%), ed anche per le mietitrebbiatrici, unica tipologia di macchina che a fine 2013 aveva evidenziato una crescita (13,9%), e che torna in territorio negativo con un passivo del 28,9%. Il differenziale tra l’andamento del mercato italiano delle trattrici e quello dei principali Paesi Europei appare evidente, se si considera che nello stesso trimestre 2014 la Germania risulta in crescita dell’8,9%, il Regno Unito del 9,6%, la Spagna del 31,3%, mentre in calo del 24% risulta la Francia, in fase di assestamento dopo i consistenti incrementi degli ultimi anni.
“Mai come in questo momento sono i mercati esteri a spingere la produzione italiana di macchine e attrezzature agricole, che si attesta su un valore di oltre 7,7 miliardi di euro" spiega il presidente di FederUnacoma Massimo Goldoni.
I dati Istat sul commercio estero indicano, infatti, una crescita dell’export di trattrici nel 2013 pari al 3,4% in valore (oltre 1,7 miliardi di euro), e una crescita anche delle altre tipologie di macchine pari al 7% (quasi 2,9 miliardi di euro).
“Il sistema agricolo italiano si sta indebolendo molto rispetto a quello dei principali Paesi europei - osserva Goldoni - e una ripresa degli investimenti nella meccanizzazione costituisce uno dei fattori chiave per la competitività della nostra economia primaria, oltre che per una piena ripresa della meccanica di comparto".
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Fonte: FederUnacoma