Dal sud al nord, entro pochi giorni i cereali saranno pronti alla trebbiatura. Entro pochi mesi, invece, parte di quei semi torneranno al suolo per generare i raccolti del 2012. La scelta della seminatrice è uno dei punti chiave per ottenere un risultato soddisfacente. Come ogni tipo di attrezzatura, anche le seminatrici devono offrire non solo efficienza funzionale specifica, bensì devono anche garantire solidità, flessibilità d'impiego e rapporto ottimale qualità/prezzo. Il Gruppo Nardi, già leader nazionale nel segmento delle attrezzature per la lavorazione del terreno, offre nel proprio catalogo anche Dora, una seminatrice pneumatica portata utilizzabile con semi di cereali, foraggere e oleaginose.
Nardi, fra tecnologia moderna e storia dell'agricoltura
Quando nacque la Nardi gli aratri venivano tirati dai buoi o al limite dai cavalli, in caso l'agricoltore fosse particolarmente benestante. Visto da questo angolo di osservazione, sponsorizzare un Tour di trattori d'epoca, tutti degli Anni 50 del secolo scorso, può essere quindi considerato quasi un atto di affettuosa benevolenza verso "i giovani". Ma Nardi, nel frattempo, ha archiviato le prime fase della propria storia ed è divenuta una realtà internazionale, che opera a livello globale. Sbarcata dapprima in Libia nel 1930, la Nardi ha poi sviluppato rapporti in Somalia, Albania, U.R.S.S., Jugoslavia, Grecia, Zaire , Ungheria, Egitto, Tanzania, Tunisia, Iraq, Nigeria, Etiopia, Marocco, Cina, Perú e Nicaragua. Nuovi importanti progetti vedono infine coinvolta la Nardi in Cina dal 2008, in Iraq dal 2009 e in Afghanistan nel 2010. Il fatturato del Gruppo Nardi è attualmente superiore ai 30 milioni di euro, di cui il mercato estero rappresenta il 45%, lasciando al mercato interno il restante 55%. Tra le differenti gamme commercializzate il 15% del fatturato è rappresentato dalle seminatrici, il 40% dagli aratri, il 20% dalle zappatrici e il 25% dagli erpici frangizolle. Con questa veste di gruppo trasversale per gamme e internazionale per presenza, Nardi ha quindi deciso di sponsorizzare un avvenimento che difficilmente si può emulare. Il Tour di trattori d'epoca del "Coast to Coast Tractor Team" ha peraltro unito due comprensori vinicoli ben noti: l'Oltrepo pavese, col suo Bonarda, e Montalcino, cuore del Brunello. Una sorta di percorso enogastronomico il quale, come nel corso di un pranzo complesso e articolato, ha trasportato idealmente il testimone da un vino popolare e disimpegnato a un vino di grande eleganza e spessore.
Nella giornata di venerdì 3 giugno, presso il Consorzio Agrario di Siena, Nardi ha officiato il benvenuto alla carovana di trattori, premiando i piloti con preziose bottiglie proprio di Brunello. In collaborazione con Syngenta Crop Protection, infatti, Nardi ha colto l'occasione di porre il proprio sigillo a un avvenimento che ha attratto l'attenzione dei media nazionali. Come testimone del catalogo Nardi è stata esposta proprio una Dora 400.
La seminatrice Dora alla lente
Strutturalmente, Dora conta su una robusta struttura in tubolare che le conferisce stabilità e un'elevata resistenza. La larghezza di lavoro spazia da 3 a 6 metri passando dai modelli "300", "400", "500" e "600", mentre per il trasporto su strada la larghezza in versione "trasporto" va dai 2,5 ai 3 metri, grazie al suo sistema di ripiegamento idraulico. A seconda dei modelli gli assolcatori variano da 20 a 40, posizionati a una distanza compresa tra i 12,5 e i 19,3 cm e regolabili indipendentemente. Estremamente variabile la possibilità di dosare la dose di semi all'ettaro: da 2 a 400 kg/ha. L'autonomia operativa è assicurata da tramogge che, a seconda dei modelli, variano in volume da 800 a 1400 litri. L'erogazione dei semi è affidata a una turbina dotata di potenza sufficiente per operare anche in situazioni difficili o in forte pendenza, assicurando in ogni condizione di campo un'ottima uniformità di semina. La profondità degli assolcatori è regolabile in modo indipendente. Dotata di ripiegamento idraulico è di facile utilizzo anche durante le fasi di manovra.
La Dora di Nardi al fianco dei trattori d'epoca: modernità e tradizione fianco a fianco