I danni da grandine in Puglia sono elevatissimi e Confagricoltura Puglia pone la questione all’attenzione dell’amministrazione regionale in un’ottica nuova: “Il problema delle calamità naturali va affrontato in maniera sistematica e organica. Dobbiamo cominciare a trattare il tema fuori dagli schemi dell’emergenza. Abbiamo la responsabilità di migliaia di posti di lavoro. E di un sistema produttivo, quello agricolo, che in Puglia rappresenta la parte più corposa del Pil regionale”. 

Con queste motivazioni, il presidente di Confagricoltura Puglia, Luca Lazzàro, ha scritto all’assessore regionale all’Agricoltura, Leonardo di Gioia, per chiedere un incontro urgente durante il quale affrontare contestualmente tutti gli aspetti che attengono alle conseguenze degli eventi meteorologici che si verificano ormai con frequenza sempre più alta.

“Abbiamo bisogno di un confronto con l’assessorato regionale all’Agricoltura, gli enti previdenziali, gli enti di formazione, il sistema del credito del territorio, la filiera della grande distribuzione organizzata”, afferma Lazzàro.
“Non possiamo più andare a tentoni - continua il presidente di Confagricoltura Puglia - Quanto accaduto nelle scorse ore nel tarantino dimostra che questi eventi saranno sempre più frequenti e sempre più violenti e gli agricoltori non possono essere gli unici a pagare”.

Intanto continua la conta dei danni e si allarga la mappa dei centri colpiti dalla grandine: anche Guagnano e Campi Salentina sono state colpite da grandine e bombe d’acqua, con la caduta di oltre il doppio delle precipitazioni rispetto alla media del mese di maggio, un mese del tutto anomalo che fa segnare il record mensile da oltre un decennio, con 123,3 millimetri di pioggia. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia sulla base delle elaborazioni di Meteogiornale che ha rilevato peraltro che la temperatura per questo mese è stata di 1,5° gradi inferiore alla norma del trentennio 1961-90.

“L’Italia è divisa in due con la provincia di Lecce che sfiora a giugno i 22 gradi, contro i 31 gradi di Ferrara e Bolzano. I continui shock termici con temperature che crollano repentinamente e improvvisi ritorni al clima mite, campi imbiancati dalla grandine che ricreano un clima natalizio e umidità costante, non aiutano le produzioni in campo”, denuncia il presidente di Coldiretti Lecce, Gianni Cantele.

“La grandine killer ha colpito le campagne di Monteroni, Galatina, Sternatia, Poggiardo, Surano, Ruffano, Parabita e Matino, con decine di segnalazioni degli agricoltori di gravi danni in campagna – continua il presidente Cantele – che non hanno più tregua e non sanno come difendersi da fenomeni controversi improvvisi che mettono a repentaglio le produzioni agricole in campo, pomodori, patate, melanzane, ortive in generale, angurie e mini angurie pronte per essere raccolte che invece risultano falcidiate dal maltempo. Le campagne sono state travolte dalla pazza primavera in un momento particolarmente delicato per l’agricoltura con le semine, le verdure in campo e le piante colpite mentre iniziavano a fare i primi frutti".

Anche la provincia di Taranto sta patendo gli effetti del clima con la caduta di grandine grossa anche nella tarda serata del 2 giugno a Castellaneta, Palagiano e Massafra, con gravi rischi sull’andamento della campagna agrumicola e viticola, aggiunge Coldiretti Puglia.