AgroNotizie ha sentito in merito Nicola Venditti, enologo, produttore vitivinicolo in Castelvenere e vicepresidente del Consorzio tutela vini Samnium. Venditti ha, per forza di cose, il polso del territorio con la maggiore superficie vitata della Campania: in provincia di Benevento si contano oltre 10mila e 500 ettari di vigneto sui 23mila censiti nell'intera regione.
In termini quantitativi, in provincia di Benevento che annata sarà?
"In tutto il Sannio la produzione di uva da vino si attesta in media intorno ad un milione di quintali all'anno, ma nella vendemmia 2017 mancherà all'appello almeno il 10% di questo quantitativo al quale si accompagnerà una resa per ettaro mediamente più bassa per via dell'annata particolarmente siccitosa, sulla quale ha inciso anche la collocazione dei vigneti localizzati in aree non vocate. Tra i filari troppo vicini ai fiumi e con un terreno prevalentemente sabbioso, troppo drenante, si è determinato in molti casi anche il mancato raggiungimento della maturità delle uve".
Insomma valori ancora in calo, ma Assoenologi parla di un +5% di vino producibile in Campania, come si spiega?
"Raccontiamola tutta la stima Assoenolgi però: il +5% di vino è riferito alla scorsa annata, quando secondo l'Istat furono ottenuti un milione e 286mila ettolitri di vino, mentre il raffronto con la media delle annate 2012-2016, pari a un milione e 454mila ettolitri, fa segnare un pronostico 2017 con un bel -7%. Tutto questo perché la previsione per l'esito della vendemmia 2017 in Campania è di un milione e 350mila ettolitri".
Chiarito l'elemento quantitativo, il vino della Campania e del Sannio in particolare come si presenterà sul piano qualitativo?
"L'uva è di una qualità tanto elevata da potersi dire straordinaria: gli acini si presentano sani nella loro totalità, le foglie delle viti non presentano macchie, le piante non hanno subito né attacchi fungini né di insetti nocivi, tutto questo per la totale mancanza di umidità, che ha consentito nelle zone particolarmente vocate di condurre una vendemmia che assicurerà un ottimo risultato in bottiglia, sia per i bianchi che per i rossi. Ovviamente per le zone non vocate, dove il caldo eccessivo ha colpito con maggior vigore, potranno esserci anche problemi di natura qualitativa".