La visita ha poi toccato la nuova area di sviluppo nel Nord del Sudan e nel polo produttivo di Marawi, dove sono in corso d'opera nuovi progetti per una produzione intensiva di frutta, dai datteri al mango, passando per arance e pompelmi.
Passi in avanti sono stati fatti anche dal punto di vista tecnologico, con la costruzione della diga sul fiume Nilo, operativa dal 2011, che nei prossimi anni permetterà di irrigare 2,2 milioni di ettari.
Il progetto di sviluppo agricolo è condotto da Zadna international, organismo governativo per lo sviluppo del settore ortofrutticolo, e prevede importanti investimenti nel prossimo triennio, fra cui la costruzione di venti stabilimenti sparsi in tutto il Sudan per il confezionamento e l'esportazione.
Il primo sito produttivo è in fase di costruzione, ma necessita di investimenti in impianti e tecnologie.
Per questo anche le imprese italiane della filiera, in particolare quelle più legate alla logistica, potrebbero essere interessate. Il Sudan è poi un mercato di consumo in crescita, con un aumento dell'import di mele, uva, kiwi e fragole surgelate.
Proprio per questo l'interesse di Macfrut è quello di promuovere il proprio brand, rendendolo sempre più internazionale, intrecciando così i mercati esteri con la produzione ortofrutticola italiana.