Approvato alla fine dello scorso mese di dicembre dalla Conferenza Stato Regioni, il Decreto attuativo della Legge 77 del 13 maggio 2011 contenente le disposizioni in materia di preparazione, confezionamento e distribuzione dei prodotti ortofrutticoli di IV gamma.
Una categoria merceologica nella quale rientrano i prodotti freschi confezionati e pronti al consumo che, dopo la raccolta, hanno subito processi tecnologici di minima entità quali selezione, cernita, eventuale monda e taglio, lavaggio, asciugatura e confezionamento in buste, vaschette sigillate o atmosfera protettiva.

Un provvedimento accolto con favore da parte del comparto e del quale abbiamo 
parlato con Domenico Stirparo, avvocato specialista in affari legali e regolatori e responsabile del Settore IV gamma di Aiipa - Associazione italiana industrie prodotti alimentari.

"La 77/2011 - chiarisce  Stirparo - è una legge quadro che individua soltanto dei principi per la cui integrazione era necessario un decreto attuativo nel quale, oltre ad essere state introdotte importanti novità, sono state sostanzialmente riepilogate le disposizioni, già presenti in ambito comunitario e nazionale, in materia di verifiche e controlli riguardanti la IV gamma.

Il decreto contiene un chiarimento dei parametri igienico sanitari di base necessari ad un ciclo produttivo igienicamente preservato, oltre all'introduzione di alcuni elementi in etichetta, così da rendere immediatamente evidenti al consumatore, i requisiti che caratterizzano un prodotto di IV gamma.
Nello specifico, compariranno diciture obbligatorie e omogenee che esplicitino, senza lasciare adito a dubbi, le modalità di impiego e di conservazione dopo l'apertura della confezione, l'indicazione d'origine, la caratteristica di pronto utilizzo tal quale o cucinato del prodotto e altri parametri volti a caratterizzare univocamente la categoria alimentare.  

Il decreto, inoltre, individua le modalità di conservazione lungo tutta la filiera sia in fase di produzione sia di trasformazione andando, in particolare, ad affrontare la questione chiave relativa alle temperature di conservazione. Viene stabilito che dovrà essere rispettata la catena del freddo, mantenendo il prodotto ad una temperatura inferiore agli otto gradi centigradi a partire dalle celle frigorifere degli stabilimenti di produzione, fino agli scaffali di distribuzione. 
Infine, il decreto introduce nel ciclo produttivo e distributivo, l
'obbligo di impiego di imballi ecocompatibili."

 

L'importanza di questo tipo di tutela che rende chiara l'etichetta e i parametri igienico sanitari relativamente alla IV gamma, rappresenta un passo importante verso la volontà di fornire al consumatore una informazione completa e capace, quando necessario, di dissipare dubbi e pregiudizi a carico dei prodotti di IV gamma e della loro salubrità.
Il consumatore potrà, infatti, individuare immediatamente un prodotto fresco, privo di conservanti, pronto all'uso perchè sottoposto ad un processo di manipolazione e lavaggio con il solo impiego di acqua potabile - due cicli minimo -, distinguendolo da altri prodotti ortofrutticoli a scaffale comunque freschi ma caratterizzati da modalità d'impiego differenti e non contraddistinti dalla possibilità di un pronto consumo.

All'avanguardia nel panorama internazionale, il sistema normativo nazionale di disciplina sulla IV gamma, scaturito dalla collaborazione degli operatori del settore rappresentati da Aiipa e i ministeri delle Politiche agricole, dello Sviluppo economico e della Salute, può vantare di essere nato contemporaneamente alla modifica del Food modernization act negli Stati Uniti, pionieri della IV gamma.

Come ben specificato da Stirparo, l'Italia dotata del primo mercato per volumi e per valore, "si è fatta avanti nel 2011 per recepire l'esigenza dei consumatori di avere maggiori garanzie e informazioni e vorrebbe concretizzare entro la metà di quest'anno il proprio risultato sul decreto - attualmente in fase di esame in sede europea.
Naturalmente - conclude -, parliamo di un mercato e di una tecnologia alimentare in forte evoluzione e sarebbe miope pensare di essere arrivati al traguardo; una normativa nasce di per sè incompleta ed è soggetta a evoluzioni e aggiornamenti costanti che vanno di pari passo con la tecnologia e l'evoluzione dei prodotti. Abbiamo fatto un primo fondamentale passo ma c'è tanto ancora da fare".