C'è un pacchetto riguardante l'agroalimentare, contenuto all'interno del decreto sulle liberalizzazioni da poco approvato dal Consiglio dei ministri e in attesa di passare alla Camera e in Senato. Tra le diverse misure presentate martedì 24 dal ministro Catania, una riguarda proprio gli impianti fotovoltaici in ambito agricolo.
“La norma – si legge nel comunicato del Mipaaf - vieta l’accesso al sistema degli incentivi statali – di cui al D.Lgs n. 28 del 3 marzo 2011 - per gli impianti fotovoltaici con moduli collocati su terreni agricoli, facendo salve le autorizzazioni in corso. Al contempo – prosegue il comunicato - vengono innalzati gli incentivi per gli impianti fotovoltaici costruiti sulle serre, ora equiparati a quelli realizzati su edifici”.
In questo caso, la decisione del legislatore sarebbe volta ad offrire un contributo per aumentare le risorse a favore delle aziende agricole per lo sviluppo di attività in serra, così da aumentarne competitività e crescita.
Niente più pannelli a terra?
Non proprio; si potrà ma senza più incentivi. Il ministro fa sapere che l'obiettivo di tali provvedimenti è quello di “assicurare lo sviluppo della produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici, secondo criteri in grado di assicurare un corretto utilizzo dei terreni agricoli. Pertanto - prosegue la nota -, con questa misura si impedisce di fatto che altri terreni agricoli siano sottratti alla loro destinazione per la produzione alimentare”.
Il fotovoltaico in Italia
Le radici del provvedimento, vanno probabilmente cercate nel fatto che la tecnologia fotovoltaica con cui si trasforma in energia elettrica l'energia associata alla radiazione solare, stando ai dati del Rapporto Statistico 2010 pubblicato dal Gestore dei servizi energetici – GSE, ha avuto negli ultimi anni una forte crescita sia in termini numerici che di potenza.
Gli impianti quintuplicati dal 2007 al 2008, sono più che raddoppiati nel 2010 rispetto al 2009 con una produzione triplicata. Al 31 dicembre 2010, si contavano 155.977 impianti fotovoltaici installati con potenza efficiente lorda pari a 3.469,9 MW.
A prevalere, gli impianti di grandi dimensioni che hanno raggiunto nel 2010 i 22,2 kW medi per impianto. In particolare al sud, la Puglia in testa, sono localizzate le strutture più grandi; a seguire Marche, Molise e Basilicata.
Impianti a terra
Il dato assume ancora più rilievo per il fatto che a livello nazionale, sempre dal rapporto GSE, il 48% della potenza installata è da impianti a terra, quindi non integrati; il 22% da strutture parzialmente integrate ed il 30% da impianti integrati.
Nelle Regioni del centro sud una parte molto consistente degli impianti è installata è a terra; conduce ancora una volta la Puglia (87%), seguita da Lazio (67%) e Basilicata (66%).
In ogni caso, uno studio condotto da Agriregioneuropa, nonostante la carenza di dati specifici a riguardo, ha stimato che la superficie agraria utile occupata dal fotovoltaico è inferiore a a 3.298 ha (0,026%), assai limitata.