A conclusione dell'incontro tra Bat-British american tobacco e Fai, Flai e Uila, la British american tobacco ha comunicato la decisione di chiudere lo stabilimento di Lecce e la conseguente scelta di non produrre più sigarette in Italia

La notizia è stata diffusa dalla Uila, il cui segretario nazionale Pietro Pellegrini ha dichiarato: "La decisione della Bat di chiudere lo stabilimento di Lecce ci indigna profondamente perché eravamo e siamo convinti di poter trovare, insieme al management italiano, delle soluzioni positive ai problemi di competitività posti dall'azienda". 

"In realtà - ha fatto sapere Pellegrini - dall'incontro è emersa la sensazione che la decisione fosse stata già presa in precedenza, indipendentemente dai dati relativi alla produttività che per Lecce sono risultati comunque positivi. E' evidente che, a questo punto, insieme a Fai e Flai e a tutti i lavoratori coinvolti, metteremo in atto - annuncia il segretario nazionale della Uila - tutte le iniziative che si renderanno utili per fare recedere l'azienda da questa scelta, abbiamo infatti già indetto uno sciopero, a livello di gruppo, per il prossimo 24 settembre".