L'import in Italia del settore cereali, semi oleosi e farine di estrazione nei primi dieci mesi del 2010 (gennaio-ottobre) è aumentato complessivamente di 732.000 tonnellate rispetto allo stesso periodo del 2009 (+5,5%).
Risultano in aumento gli arrivi dall'estero di grano tenero (+434.000 t), grano duro (+210.000 t) ed orzo (+193.000 t). Registrano invece un calo le importazioni di granturco (-77.000 t) e di altri cereali minori (-8.000 t). Tra gli altri prodotti presi in esame aumentano i trasformati+sostitutivi di 68.000 t ed i mangimi a base di cereali di circa 6.000 t.
Le importazioni di riso (risone, semigreggio, lavorato e rotture) diminuiscono di 33.000 t (-26%).
L'approvvigionamento complessivo di farine proteiche e vegetali diminuisce di 290.000 tonnellate (-11,5%), in particolare nella farina di soia, mentre nei semi e frutti oleosi aumenta di 199.000 t (+11,9%).
L'export complessivo del settore cerealicolo nei primi dieci mesi del 2010 ha registrato un incremento di 316.000 tonnellate rispetto al 2009 (+10,4%).
L'aumento è dovuto in particolare alle vendite all'estero di cereali in granella (+141.000 t), dei prodotti trasformati (+47.000 t) e della pasta alimentare (+42.000 t).
L'export complessivo di riso (risone, riso semigreggio, riso lavorato e rotture di riso) aumenta di circa 71.000 tonnellate rispetto allo stesso periodo del 2009 (+12%). Sono aumentate le vendite di riso destinate alla Turchia (+25.000 t) e Paesi Bassi (-21.000 t) e diminuite quelle destinate a Regno Unito (-9.700 t) e Francia (-8.400 t).
I movimenti valutari relativi all'import/export del settore hanno comportato nei primi dieci mesi del 2010 un esborso di valuta pari a 3316,3 milioni di euro (3232,1 nel 2009) ed introiti per 2120,3 milioni di euro (2161,1 nel 2009).
Pertanto il saldo valutario netto è pari a -1.196 milioni di euro, contro -1.071 milioni di euro nel 2009.
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Fonte: Anacer - Associazione nazionale cerealisti