Le aree più vocate alla peschicoltura sono state colpite, nelle scorse settimane, da eventi climatici estremi e successive alluvioni, come quelle che hanno colpito la Romagna. E con le piogge vi sono patogeni che sulle pesche proliferano al meglio.
La bolla: patologia della primavera
Fra le malattie più frequenti del pesco vi è la bolla, (Taphrina deformans), i cui danni divengono più gravi in occasione di primavere fresche e umide, come appunto si sta rivelando il maggio 2023. Dopo aver superato l'inverno come ascospora e conidiogemme (spore asessuate), a inizio primavera gli elementi riproduttivi vengono convogliati dall'acqua piovana verso le gemme ancora chiuse o in procinto di schiudere.
Per tali ragioni la bolla colpisce facilmente i nuovi germogli fin dai primissimi stadi di accrescimento, generando sulle foglie le caratteristiche bollosità cromaticamente variegate che identificano la malattia, la cui intensità varia in funzione della diversa suscettibilità delle varie cultivar di pesco coltivate.
Anche i frutticini, anch'essi suscettibili all'infezione durante i primi stadi di sviluppo, possono essere attaccati dalla bolla, seppur più raramente.
Le soluzioni fitosanitarie disponibili al maggio 2023
Di seguito, l'elenco delle 15 sostanze attive presenti nei 161 formulati differenti commerciali al momento autorizzati su pesco contro Taphrina deformans. Dominano le diverse forme di rameici, da soli o in miscela, seguiti da difenoconazolo (13 formulati), captano (9), dodina (8), zolfo (7), ziram (3), infine mefentrilfluconazolo, polisolfuro di calcio, Trichoderma atroviride SC1, tutti con un solo formulato a testa.
A seguire l'elenco delle sostanze attive presenti nei 161 formulati che in banca dati risultano autorizzati contro la bolla su pesco-nettarine-percoche:
- captano;
- difenoconazolo;
- dodina;
- mefentrifluconazolo;
- polisolfuro di calcio;
- rame - idrossido di rame;
- rame - ossicloruro di rame;
- rame - ossido di rame;
- rame - solfato tribasico di rame;
- rame - solfato di rame neutralizzato;
- tebuconazolo;
- Trichoderma atroviride SC1;
- trifloxistrobina;
- ziram;
- zolfo.
Il loro uso in alternanza durante le fasi critiche della patologia consente di controllarla minimizzandone gli effetti, a tutto vantaggio delle produzioni finali.
Per consultare i prodotti a base delle sostanze attive sopracitate, cliccare il pulsante "Trova i prodotti a base di..." nella pagina corrispondente su Fitogest.