Per lo meno da quella del suo fondatore, Dirk Putteman, venuto improvvisamente a mancare all'età di 60 anni, il 24 gennaio 2018, oltre trent'anni dopo aver fondato una società la quale, nata nel settore dei generici, ha saputo scavarsi negli anni un ruolo di primo piano nel panorama europeo dei prodotti per la difesa fitosanitaria.
Era infatti il 1987 quando Dirk Putteman, uomo giovane ma già dotato di grande esperienza, decise di intraprendere una via diversa da quella del lavoro dipendente e fondò Belchim crop protection. La sede venne stabilita a Londerzeel, paese fiammingo a circa metà strada fra Bruxelles e Anversa.
I tempi erano fertili in tal senso, in quanto le registrazioni dei generici erano abbastanza facili da ottenere, anche se le marginalità non erano altissime. Da subito Putteman capisce però che la strada da seguire non è la banalizzazione del catalogo, bensì la crescita dell'azienda mediante collaborazioni e partnership qualificate.
Ed è per tale ragione che nella storia di Belchim transiteranno rapporti con Rohm & Has, Schering, Fermenta, American Cyanamid. Molte di queste aziende partner sono ormai scomparse, spesso assorbite da aziende più grandi. Non Belchim, i cui prodotti sono ancora oggi sugli scaffali delle rivendite agrarie.
A cinque anni dalla fondazione entrò nel pacchetto azionario di Belchim la giapponese Isk, società giapponese di ricerca capace di sviluppare molecole innovative e di alto valore aggiunto, la quale nel 2000 salì di quota fino a raggiungere il 25% del capitale.
Poco dopo toccò a FMC: la multinazionale americana divenne azionista con il 20%, salvo uscirne nel 2015 in coincidenza con l'acquisizione di Cheminova da parte americana. Belchim è cioè tornata proprietaria del 75% del pacchetto azionario complessivo. Nel frattempo, però, Dirk Putteman aveva acquistato una piccola quota azionaria di Isk.
Fin dai suoi inizi è quindi emersa la grande capacità di Dirk Putteman di legarsi in modo intelligente ad aziende funzionali per operatività ai progetti di crescita dell'imprenditore belga. Un imprenditore che ha sempre avuto una chiara strategia di crescita, preferendo essere presente su un numero elevato di colture di media-piccola diffusione, piuttosto che investire tutto su poche colture importanti, dove la concorrenza delle "grandi" è ovviamente molto più accesa.
Nel 2001 nasce poi Belchim Benelux e vengono mossi i primi passi in Francia, mentre è del 2003 la nascita della filiale inglese. L'anno dopo, nel 2004, Belchim Crop Protection entra anche in Spagna tramite l'acquisizione di Fitolux, società spagnola di Luxan BV. Ancora un altro anno, il 2015, e la casa belga sbarca anche in Italia, prendendo sede inizialmente a Padova, salvo trasferirsi pochi anni dopo nelle vicinanze di Milano.
Fedele al ritmo di un Paese all'anno, Belchim arriva in Portogallo nel 2006, anno in cui nasce anche la stazione sperimentale a Londerzeel, contando su 12 ettari di superficie sui quali si svolgono ogni anno numerose prove, sia di sviluppo che di screening, per migliorare le conoscenze tecniche dei diversi prodotti.
Anche i paesi dell'Est sono ovviamente nel mirino di Dirk Putteman, il quale apre in Ungheria nel 2008, proseguendo nella sua marcia di espansione l'anno successivo in Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Austria.
Fra le ultime operazioni seguite direttamente dal fondatore vi sono le due acquisizioni del 2017, la prima relativa alla tedesca Proagro GmbH, società vocata al business agrochimico. La seconda ha rivolto lo sguardo Oltreoceano, acquisendo il 60% del pacchetto azionario di Engage agro corporation, società con sede nell'Ontario che ha permesso alla casa belga di guardare anche ai mercati nordamericani.
La società vanta oggi un fatturato complessivo di oltre 460 milioni di euro, alla cui realizzazione contribuiscono circa 450 dipendenti. Secondo alcune stime di crescita, entro il 2020 dovrebbe toccare i 700 milioni di euro.
Un'eredità alquanto impegnativa cui il management di Belchim Crop Protection ha ora il compito di rendere onore, seppur rimasto orfano del proprio fondatore.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Agronotizie