La Moria del kiwi è la sindrome che ha colpito in particolare le colture veronesi del frutto esotico, originiario della Cina, che proprio in Italia ha trovato la terra più feconda di produzione.

La regione Veneto continua a dare battaglia a questa malattia e la giunta regionale, su proposta dell'assessore all'Agricoltura, ha approvato la prosecuzione del progetto per l'individuazione di idonee strategie di contrasto alla patologia nelle zone del veronese.

Iniziato nel 2015, il progetto coinvolge l’agenzia veneta per l’innovazione del settore primario (Avisp), come coordinatore delle attività di gestione del “campo prova” , il Consorzio di tutela del kiwi di Verona e Agrea Srl.: sul frutteto sperimentale, su cui sono state applicate pratiche agronomiche classiche a confronto con tecniche innovative, sono stati raccolti i primi dati.
Questi essere verificati in maniera più sistematica attraverso la prosecuzione della prova che prevede anche la verifica della resistenza dei portinnesti.

Il programma stanzia 50mila euro per il quadriennio 2017-2020, suddivisi in moduli annuali che saranno finanziati sulla base delle disponibilità degli esercizi finanziari di competenza del bilancio della regione Veneto. 

Il progetto aveva già visto un investimento di oltre un milione e mezzo di euro per valorizzare e ripristinare una coltura nella quale il Veneto è leader con 55mila tonnellate annue, mille produttori e 3200 ettari coltivati.