A Spresiano, presso il podere sperimentale del Crea, non si poteva non parlare di peronospora. Il fungo ha approfittato delle frequenti piogge e delle temperature miti per diffondersi nei vigneti. Nei filari non trattati il 100% dei grappoli e delle foglie è stato colpito dal fungo che ha ridotto a zero la produzione.
“Pergado si è dimostrato in grado di controllare e prevenire le infezioni peronosporiche, pur di fronte ad una annata molto difficile”, spiega ad AgroNotizie Silvio Dalla Torre, della cantina Ponte di Piave, uno degli partecipanti all'incontro svoltosi a inizio anno a Stein, in Svizzera, proprio per fare il punto su Pergado. “La mandipropamide ha rappresentato una delle basi importanti per la difesa dalla peronospora. Lo abbiamo visto bene nelle prove in campo, in cui la differenza tra filari trattati e non trattati è impressionante”.
Syngenta crede che solo attraverso la ricerca e l'innovazione si possa dare una risposta alle sfide che ogni giorno gli agricoltori devono affrontare. Nella lotta alla peronospora i ricercatori stanno lavorando su un nuovo formulato che unisce mandipropamid e zoxamide.
“La sua collocazione ottimale sarà sia nelle fasi iniziali di sviluppo della vite, per la protezione dalle infezioni primarie di peronospora e per bloccare le stesse su foglia e su grappolino erbaceo. Sia per la protezione del grappolo in sviluppo in post allegagione”, spiega Marco Pravisano, field crop expert di Syngenta.
Il momento più critico per la vite va dalla pre-fioritura fino all'ingrossamento degli acini. In questo periodo la pianta è molto vulnerabile e può essere attaccata facilmente dalla peronospora che può anche manifestarsi nella sua forma più temuta, quella larvata.“Per questo i trattamenti precoci sono essenziali. Bisogna prevenire o bloccare con prodotti ad azione retroattiva-curativa le infezioni primarie di peronospora che nelle nostre zone si evidenziano già a fine aprile-inizio maggio”.