No, non stiamo per spiegare le restrizioni che l'ultimo regolamento sul glifosate (continuano a chiamarlo glifosato, chissà perché) ha imposto agli utilizzatori, anche perché non ce ne sono!

Il regolamento in questione, il 2016/1056, proroga solo il periodo di approvazione del glifosate al massimo di 18 mesi affinché l'Echa, l'agenzia Ue sulle sostanze chimiche, possa fornire una decisione definitiva sulla cancerogenicità dell'erbicida, aspetto che ha finora impedito ai paesi Ue di raggiungere un accordo. Quindi il 31 dicembre 2017 è il termine massimo in cui si dovrà porre la parola “fine” a questa querelle, ma non è escluso che ciò possa avvenire anche prima, se l'agenzia concluderà la sua valutazione con particolare rapidità. In questo caso la decisione sul rinnovo o meno della sostanza attiva dovrà avvenire entro sei mesi dalla decisione dell'Echa.
Eventuali restrizioni, come quelle anticipate dalla stessa commissione, verranno comminate in quella fase.

Quindi, i numerosi utilizzatori del celebre erbicida, sia professionali che non professionali, potranno trascorrere un 2017 relativamente sereno, anche quelli affezionati alle formulazioni contenenti le famose amine grasse etossilate, che per adesso non verranno toccate, almeno in Italia.
Nel frattempo l'Anses, l'agenzia alimentare francese che si occupa della valutazione dei prodotti fitosanitari e non solo, ha annunciato la revoca di 132 formulazioni di glifosate contenenti la famigerata “Poe-Tallowamine”, sulla quale l'Efsa aveva espresso giudizi poco lusinghieri.

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi
  1. Regolamento 2016/1056 Regolamento di esecuzione (Ue) 2016/1056 della Commissione del 29 giugno 2016 che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 per quanto riguarda la proroga del periodo di approvazione della sostanza attiva glifosato
  2. Comunicato stampa Anses sulla revoca di 132 prodotti a base di glifosate e conteneti Poe-Tallowamine.