Rimanere a tali livelli di eccellenza comporta però un costante aggiornamento delle tecniche colturali che devono tener conto delle richieste di un consumatore non più passivo ma esigente e preparato e della Gdo che impone dei limiti molto severi sia per quanto riguarda il numero dei residui sia per il livello del residuo stesso che deve attestarsi su valori inferiori al 30% del limite massimo ammesso per legge.
È quindi imperativo utilizzare agrofarmaci sempre più moderni che possano assicurare, oltre ad elevati standard di efficacia, un profilo ecotossicologico che non comporti effetti negativi sugli operatori, sull’entomofauna utile e sul territorio attiguo alle coltivazioni.
In questo scenario molto competitivo gli agricoltori possono ora contare su Prolectus®, il nuovo fungicida antibotritico a base di Fenpyrazamine di Sumitomo Chemical Italia, che si propone come il nuovo standard di riferimento per la protezione di pomodoro, zucchino, melanzana, peperone e cetriolo in coltura protetta.
Profilo ecotossicologico di Prolectus®
I parametri tossicologici di Prolectus® sui mammiferi mettono in evidenza l’assoluta non pericolosità del prodotto nei confronti degli addetti ai trattamenti fitosanitari.
Prolectus® non è volatile e inoltre si degrada molto rapidamente nel suolo: l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, è l’Agenzia dell’Unione europea che fornisce consulenza scientifica in materia di rischi associati alla catena alimentare) nella sua pubblicazione “EFSA Journal” trae la seguente conclusione “Non è stata riscontrata alcuna problematica relativa al destino ambientale della molecola Fenpyrazamine nell’ambiente (suolo, acque superficiali, acque di falda)”.
Prolectus® non altera l’azione degli impollinatori ed è inoltre innocuo sulla maggior parte degli insetti utili, così importanti soprattutto nelle serre per contrastare in modo naturale gli insetti dannosi.
Profilo residuale di Prolectus®
In particolare si evidenzia come su pomodoro è stato costantemente riscontrato un residuo di Fenpyrazamine sempre inferiore al 30% dell' LMR a tre giorni dal trattamento e su zucchino è stato riscontrato dopo 3 giorni dal trattamento un residuo di Fenpyrazamine prossimo al 30% dell'LMR.
Prolectus® si posiziona senza dubbio nella fascia degli antibotritici a minore residualità.
Prolectus®: efficacia sulla Botrite delle orticole in serra
Tutte le prove sperimentali effettuate negli ultimi anni nelle aree più importanti per la coltivazione in coltura protetta, hanno evidenzato la grande efficacia di Prolectus® nei confronti della Botrite.
In particolare si è voluto valutare il grado di azione della dose minima (0,8 kg/ha) e della dose massima (1,2 kg/ha) confrontandolo con quello dei migliori antibotritici sul mercato: in molti casi già la dose più bassa di Prolectus® è sufficiente a pareggiare e a volte è persino superiore a quella degli standard di riferimento.
Prolectus® non ha mai provocato fitotossicità sulle diverse varietà di ortaggi sui quali è stato testato.
Sono consentiti un massimo di tre trattamenti all’anno sulle orticole con Prolectus®.
Prolectus® - Scarica i risultati delle prove sperimentali
Scheda Tecnica di Prolectus®
- Nome commerciale: Prolectus®
- Composizione: Fenpyrazamine 50%
- Registrazione N. 15125 del 13/07/2012
- Classificazione tossicologica: N
- Formulazione: WG (Granuli idrodispersibili)
- Colture e dosi: Vite (da tavola e da vino) 1kg/ha; Orticole in coltura protetta (pomodoro, peperone, melanzana, zucchino, cetriolo) 0,8-1,2kg/ha
- Giorni di carenza: 14gg Vite; 7gg Uva da tavola; 3gg Orticole
- Prolectus® verrà comercializzato in confezioni da 1kg e sarà distribuito da Sumitomo Chemical Italia e da SIAPA.
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Fonte: Sumitomo Chemical Italia