Nel paese di Casola Valsenio (Ra), che si fregia del titolo di 'Paese delle erbe e dei frutti dimenticati', le antiche tradizioni contadine locali di coltivazione delle piante si esprimono anche nella salvaguardia di alberi da frutto di varietà ormai abbandonate o uscite di produzione. A questi frutti dimenticati Casola Valsenio dedica un doppio originale appuntamento autunnale: la Festa del Marrone (9-10 ottobre) farà da gustoso antipasto alla Festa dei frutti dimenticati, giunta alla 20esima edizione, prevista per il 16-17 ottobre.
Salvati dall'estinzione e recuperati per la gioia di chi li ha conosciuti e di chi li vede per la prima volta, si tratta di frutti profumati, dai colori caldi e dai nomi spesso originali: giuggiole, pere spadone, corniole, nespole, mele cotogne, corbezzoli, azzeruole, sorbe, pere volpine, uva spina, senza dimenticare noci, nocciole, melagrane e i marroni, simbolo dell'autunno.
La ripresa d'interesse verso i frutti di un tempo è rivolta anche al recupero di antichi metodi di conservazione, lavorazione e consumo alimentare. Per questo nel corso della festa si svolge un concorso di marmellate e uno di liquori mentre i ristoranti della zona propongono per tutto l'autunno la 'Cucina ai frutti dimenticati'. Si tratta di piatti che utilizzano i prodotti tradizionali del territorio sia secondo la consuetudine sia in modo moderno, proponendo una cucina gradevole, naturale e dal forte potere evocativo.
Fra le ricette a base di questi frutti vanno ricordati: la salsa di rovo e di gelso, le composte di corniole e di cotogne, la torta di mele selvatiche e i dessert con protagoniste le pere volpine, con le castagne, l'alkermes, il vino e il formaggio. Un gruppo di frutti dimenticati serve per preparare un antico piatto tipico, il 'migliaccio', che richiede mele cotogne, pere volpine, mele gialle, cioccolato, pane, raffermo grattugiato, canditi, riso e, secondo l'antica ricetta, sangue di maiale in aggiunta.
A Casola Valsenio, infine, i frutti dimenticati trovano un grande aiuto gastronomico nel locale Giardino officinale.
Fra questi frutti dimenticati, merita un accenno particolare il marrone al quale Casola Valsenio dedica un appuntamento specifico il fine settimana precedente la 'Festa dei Frutti dimenticati'. Giunta alla quarta edizione, la 'Festa del Marrone' propone bancarelle allestite dai produttori, conferenze tematiche sulla certificazione Igp, animazioni a tema agreste e assaggi delle eccellenze gastronomiche casolare.
Per la valorizzazione e la promozione del patrimonio castanicolo della zona è stato creato un percorso ad hoc: la 'Strada dei Castagneti'. E'un itinerario che vuole proporsi come occasione per entrare in contatto – in ottobre come negli altri periodi dell'anno – con il mondo dei castagneti e dei marroni e con le aziende agricole (in totale sono circa 80 con oltre 450 ettari coltivati a castagneto da frutto) che dedicano impegno, passione e fatica per mantenere vivo l'interesse per questo tipico e straordinario prodotto dell'Appennino.
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Fonte: Terre di Faenza