Un 2009 impattante, quello di Syngenta. Impattante per altri. Una sorta di nave rompighiaccio che non pare subire affatto le pressioni dovute alla crisi mondiale. Sarà stato sicuramente con grande sforzo e concentrazione, perché niente viene facile a nessuno, ma la consistente generazione di liquidità dell’anno appena chiuso ha ben posizionato il gruppo per un’ulteriore crescita futura.

Nel 2009 Syngenta ha raggiunto utili vicini al livello record del 2008 – ha dichiarato Mike Mack, chief executive officer - nonostante importanti sfide come le sfavorevoli fluttuazioni del tasso di cambio e i maggiori costi delle materie prime. Un risultato che rispecchia la nostra coerenza nella gestione dei prezzi, resa possibile dal riconosciuto valore aggiunto che i nostri prodotti offrono agli agricoltori e alla forte crescita della divisione Seeds, associata a un netto miglioramento della redditività”.

In altre parole, paga sempre la difesa coerente del valore tecnologico dei propri prodotti e la consistenza della propria ricerca, che permette di distinguersi nel mercato. “Un risultato – prosegue Mackche riflette anche la nostra capacità di ridurre i costi in un contesto difficile e di generare un consistente flusso di cassa. […] La forte crescita delle vendite registrata per i nuovi prodotti di Crop Protection e la crescita della redditività di Seeds attestano il successo dei nostri investimenti in R&D. Abbiamo anche continuato ad effettuare delle acquisizioni mirate.
In tutto il mondo siamo concentrati sull’espansione di lungo termine delle nostre attività, in quanto non sono cambiati i fattori fondamentali sui quali si basano le nostre aspettative di crescita, la continua crescita della popolazione e l’evoluzione dei regimi alimentari
”. Domanda in crescita e un’offerta che la segue, quindi.

Quanto alle vendite, Syngenta ha ottenuto 11 miliardi di dollari, pari al +1 % rispetto al 2008, a tasso di cambio costante. Soprattutto quelle di Syngenta Seeds sono aumentate del 13 %, dimostrando una forte reazione alla competizione presente nel mercato sementiero.

Syngenta Crop Protection mostra comunque una buona tenuta assoluta, mostrando vendite in calo del -2%, totalizzando comunque 8,491 miliardi di dollari.

Incoraggiante il +32% di vendite per i nuovi prodotti, a dimostrazione che l’innovazione l’arma più efficace per contrastare ogni crisi. Questo ha consentito a Syngenta Crop Protection di guadagnare ulteriori quote di mercato, seppur il mercato stesso fosse in calo. Le buone performance commerciali e, soprattutto, finanziarie, hanno inoltre fatto si che l’utile per azione restasse invariato, posizionandosi anche nel 2009 sui 14,62 $/azione. Infine, il flusso di cassa è stato di 580 milioni di dollari, mostrando una grande capacità di generare liquidità in un momento in cui servono sempre più risorse finanziarie per gli investimenti.

Le previsioni di crescita dei volumi appaiono quindi positive: “Le migliori condizioni economiche nei mercati emergenti – conclude Mike Macksuggeriscono prospettive più positive per il 2010 che conducono a previsioni di crescita dei volumi a partire dal secondo trimestre. In Crop Protection potremo contare sull’innovazione e sul nostro forte posizionamento di mercato in un ambiente più concorrenziale, mentre in Seeds ci aspettiamo un’ulteriore espansione delle vendite e della redditività. I benefici apportati dai minori costi delle materie prime e da una favorevole circolazione di capitali dovrebbero bilanciare l’aumentata crescita degli investimenti e la maggiore tassazione, permettendoci di incrementare l’utile per azione annuale”.