La stima iniziale di dodici anni a partire dal 1991 per completare la revisione delle sostanze è quindi aggiornata a diciassette anni, con un guadagno di tempo di oltre il 40% sulla stima iniziale.
Assieme a questa proroga il provvedimento sancisce la "non iscrizione in allegato 1" di 322 principi attivi (di cui 101 interessano l'Italia: A-D, E-L, M-S, T-Z), i cui corrispondenti prodotti fitosanitari (in Italia risultano 575 prodotti, di cui 116 in commercio) dovranno essere revocati dagli stati membri entro il 25 Luglio 2003. Lo smaltimento delle scorte dei prodotti proibiti non potrà avvenire oltre la fine del 2003, data oltre la quale sarà proibito anche l'impiego. I principi attivi in questione comprendono sia prodotti che non sono stati giudicati sufficientemente remunerativi per giustificare i notevoli costi imposti dalla preparazione dei dossier di revisione, sia sostanze le cui caratteristiche tossicologiche e ambientali non sono risultate compatibili con i requisiti europei.
Tuttavia tra questi principi attivi 49 (di cui 5 in Italia, vedere tabella) sono stati giudicati indispensabili per il mantenimento in essere di alcune colture, in quanto privi di adeguate alternative.
Il provvedimento prevede quindi che queste sostanze possano continuare a essere impiegate sino al 30 Giugno 2007 limitatamente ai paesi che ne hanno fatto richiesta e solamente per quegli impieghi per le quali è stata dichiarata la mancanza di alternative. I paesi che hanno ottenuto questo tipo di proroga si sono anche impegnati a trovare validi sostituti entro il termine citato.
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Fonte: Agronotizie
