Nonostante il Covid i vivaisti associati nella Miva hanno deciso di ritrovarsi, nel rispetto delle precauzioni e del distanziamento sociale, per celebrare come da 47 anni a questa parte il proprio congresso annuale che, tradizionalmente, si tiene nella prima metà del mese di ottobre per precedere di qualche settimana l'avvio dei lavori di estirpo del vivaio.
I partecipanti al convegno e all'assemblea Miva saranno, per l'evento, ospitati dai vivaisti viticoli veneti nella Rocca Sveva di Soave (Vr), cantina nota per la produzione di vini dell'alta tradizione del veronese come il Soave o l'Amarone.
Al mattino la partecipazione sarà libera per chiunque sia interessato, la giornata si aprirà alle 10.00 con il convegno "1980-2020 il Nucleo di premoltiplicazione viticola delle Venezie compie 40 anni" organizzato insieme ad Npvv, centro che svolge un ruolo di riferimento nella produzione del materiale genetico altamente qualificato su cui si fonda buona parte del successo del settore vitivinicolo italiano e che, per l'occasione, presenterà una nuova piattaforma informatica che potrebbe rivoluzionare l'attività di premoltiplicazione facilitando l'incontro fra domanda ed offerta nelle fasi di premoltiplicazione e costituzione dei campi di piante madri.
Alle 12.00 è in programma la tavola rotonda in cui, sotto la presidenza di Bruno Faraglia del Mipaaf, i nuclei italiani si ritroveranno per ragionare insieme a costitutori e vivaisti sui rispettivi ruoli nella filiera e sui possibili scenari futuri della Premoltiplicazione di materiale viticolo in Italia.
Al pomeriggio i lavori congressuali saranno riservati ai soli soci ed ospiteranno gli interventi del professor Carlo Pirazzoli che approfondirà tematiche legate ai costi dell'attività vivaistica e di Michele Borgo che presenterà un approfondimento sulle malattie del legno della vite.
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Fonte: Miva