Nasce nel 2011 coinvolgendo circa 136 aziende cerealicole per complessivi 1.130 ettari di frumento e già nel 2012 le aziende coinvolte sono più di 500 e l'ettarato supera i 6.000 ettari investiti

Si tratta del progetto di filiera 'Grano Armando', un'alleanza tra agricoltori, ammassatori, molini, pastifici e distribuzione per dare valore alla tradizione di un territorio: il grano e la pasta italiana.

L'idea di far nascere il progetto di filiera 'Grano Armando' parte dalla volontà del pastificio 'De Matteis' di produrre una pasta di alta qualità realizzata per il 100% di grano italiano con un minimo di contenuto proteico garantito del 13,5%.

Secondo Marco De Matteis, Ceo della De Matteis Agroalimentare, l'unica opportunità che ha un'azienda che produce pasta per migliorare la qualità del proprio prodotto finito è quella di agire sul miglioramento della qualità della materia prima: il grano.

Ecco allora l'idea di fare un vero e proprio 'accordo di filiera' che ha visto coinvolti la sua azienda, Syngenta e i suoi tecnici per il supporto tecnico agronomico in campo, Coseme, l'azienda che ha brevettato la varietà Armando (la varietà d grano duro ad elevato contenuto proteico che dà il nome alla linea di pasta) e oltre 500 agricoltori.

"Il tutto all'insegna della trasparenza e della tracciabilità… gli agricoltori sono persone che ci tengono al prodotto del loro lavoro e avere la possibilità di valorizzarlo rappresenta un vantaggio per tutti".

 

La presentazione dei risultati conseguiti nella campagna 2011 è stata affidata a Francesco Capozio, responsabile acquisti della De Matteis Agroalimentare

 

I vantaggi per gli agricoltori? Un contratto di coltivazione che, come ci ha spiegato Francesco Capozio, responsabile acquisti della De Matteis Agroalimentare, assicura all'agricoltore che produce un grano di qualità (con valore proteico minimo pari al 14,5%) un reddito garantito minimo di 285 euro a tonnellata e, se i prezzi di mercato saranno superiori, sempre il 6% in più rispetto alle valutazioni del mercato cereali.

Quanti hanno raggiunto questo obiettivo nel 2011? Il 92% delle aziende che ha prodotto rispettando il protocollo di coltivazione; e per quelli che hanno superato il valore proteico di 13,5% ma non hanno raggiunto il 14,5% è stata comunque riconosciuto un premio pari a 2 euro a tonnellata ogni 0,2% in più di proteine.

Facciamo due conti: con una produzione media dichiarata di 3,48 tonnellate ad ettaro si ha una Plv garantita di 991 euro ad ettaro e, se il prezzo di mercato aumenta… almeno il 6% in più del valore del mercato. Con i chiari di luna che stiamo attraversando, una proposta interessante anche per gli agricoltori.

 

 Gianluca Ciamillo, responsabile marketing della De Matteis Agroalimentare ha presentato la nuova linea di pasta 100% italiana  

 

E per raggiungere il consumatore: secondo Gianluca Ciamillo, responsabile marketing della De Matteis Agroalimentare la pasta 'Grano Armando' è già disponibile, in 15 diverse tipologie, presso molti punti vendita con due diverse strategie commerciali: al Nord attraverso accordi con la Gdo (Bennet, Il Gigante, Superconti ed altre catene) mentre al Centro-Sud attraverso concessionari che operano nella distribuzione di prodotti di alta gamma.

Il consumatore acquisterà una pasta completamente italiana, rintracciabile (per conoscere chi ha coltivato è possibile accedere al sito www.granoarmando.it), sostenibile sia sotto il profilo economico che ambientale e rispettoso della natura (grazie all'imballaggio compostabile realizzata con carta prodotta seguendo programmi di rimboschimento, stampa con colori ecologici e pellicola trasparente di origine vegetale con totale assenza di materie plastiche).

 

 Il marchio che contraddistingue la linea 'Grano Armando'

 

A cura di Ivano Valmori

 

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