"La viticoltura eroica italiana ed europea ha da oggi una manifestazione dedicata tesa a valorizzare tante realtà produttive diverse di grande importanza sociale e culturale, oltre che economica. Con Enovitis Extrême siamo riusciti come Unione italiana vini, grazie alla collaborazione con Cervim, Vival e la Regione autonoma Valle d’Aosta, a completare il quadro delle manifestazioni dedicate alle tecnologie per la viticoltura, insieme a Enovitis in campo e a Enovitis Business di Milano, realizzata in concomitanza con Simei. Così Luigi Bersano, consigliere di Unione italiana vini, interviene durante la prima edizione di Enovitis Extrême che si è svolta ieri, giovedì 19 luglio, a Quart (Ao) nei suggestivi vigneti della Società agricola Grosjean Vins, una realtà che conduce direttamente circa 15 ettari di vigna e produce poco meno di 150mila bottiglie ogni anno. 

Più di 500 i visitatori giunti da Valle d’Aosta e Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Liguria, Puglia e Lazio, ma anche da altre nazioni come Francia, Svizzera, Spagna e Belgio, che hanno l'offerta di oltre 45 espositori con più di cento macchine in dimostrazione. La kermesse infatti è per Bersano: "un luogo di promozione che vuole facilitare l’incontro tra produttori e l’offerta dell’industria, ma - ha sottolineato il consigliere di Uiv - è anche un’occasione per lanciare un messaggio culturale alla politica, alle istituzioni e ai mercati sulla necessità di salvaguardare, tutelare e valorizzare questa nicchia della viticoltura”.

Questa manifestazione - ha aggiunto Elso Gerandin, assessore all’Agricoltura e ambiente Regione Valle d’Aosta -, va nella direzione da tutti auspicata: fare sistema ed elevare l’attenzione verso questo particolare settore dell’enologia che riesce a coniugare l’alta qualità della produzione, la valorizzazione dell’ambiente e la tutela delle comunità”.

In occasione della giornata nei vigneti si sono svolte le prove delle macchine e delle attrezzature da parte degli espositori, e sono state presentate tutte le novità e le tecnologie più avanzate per la viticoltura di montagna.

I temi e le problematiche principali relativi alla viticoltura eroica, in particolare della produzione vinicola valdostana, caratterizzata da quantità ristrette ma di elevata qualità, sono stati analizzati nel corso della “Vigneti eroici tra tutela, valorizzazione e mercati”, organizzata da Il Corriere Vinicolo e Cervim, moderata dal direttore de Il Corriere VinicoloGiulio Somma, e con gli interventi di Valeria Revel Chion, tecnico dell'assessorato Agricoltura e ambiente della Regione autonoma Valle d’Aosta, Moreno Soster, dirigente settore Vitivinicolo dell'assessorato Agricoltura, caccia e pesca Regione Piemonte, Michele Alessi, direttore dell'Ufficio vitivinicolo del ministero delle Politiche agricole, Olivier Viret, direttore dell'Ufficio viticoltura Canton Vaud, Svizzera, Roberto Gaudio, presidente Cervim, e Stefano Celi, presidente Vival.

Il Testo unico della vite e del vino affida al Mipaaf  il compito di emanare un provvedimento specifico per la protezione dei vigneti aventi particolare pregio paesaggistico, storico ed ambientale denominati ‘eroici o storici’– ha spiegato Michele Alessi –. Lo scopo è definire i criteri per individuare i territori nei quali sono ubicati questi vigneti, nonché stabilire quelli relativi alle tipologie di intervento che potranno essere finanziate con le risorse del Programma nazionale di sostegno non solo nell'ambito della ristrutturazione e riconversione, ma anche per la promozione nei paesi terzi e gli investimenti. Al momento lo schema di decreto è stato oggetto di un primo confronto in sede tecnica e sta seguendo il percorso previsto per il raggiungimento dell’intesa nell’ambito della Conferenza permanente fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome”.

Roberto Gaudio ha sottolineato l'importanza della manifestazione in quanto è sempre più necessario "fare sistema tra i protagonisti della filiera ed elevare l’attenzione verso questo tipo di viticoltura, insieme al mondo della ricerca, dell’innovazione e delle aziende di meccanica applicata. Innovazione e tecnologia sono fondamentali per rendere più facile il lavoro dei viticoltori eroici e diminuire, almeno in parte, i costi di produzione”.