Ernesto Abbona, presidente di Unione italiana vini, presenta così la prima edizione dell'evento: “La viticoltura di montagna è detta viticoltura eroica perché praticata in territori estremi, rappresenta in Italia non solo un patrimonio produttivo caratterizzato da una grande ricchezza di territori e vini diversi dalla forte identità, ma anche un valore economico e sociale rilevante per le comunità umane che vivono in quelle aree. E' una viticoltura difficile anche dal punto di vista tecnologico perché praticata in territori impervi dove servono attrezzature e macchinari dedicati che non avevano mai avuto una loro vetrina, un loro luogo di promozione e presentazione al mondo vitivinicolo".
"Enovitis Extrême - continua Abbona -, oltre all'aspetto promozionale e di facilitazione dell’incontro tra l’offerta dell’industria e la viticoltura di montagna, vuole lanciare un messaggio culturale alla politica e alle istituzioni sulla necessità di salvaguardare, tutelare e valorizzare questo settore della viticoltura. Una viticoltura che costituisce per il Belpaese uno straordinario patrimonio che coniuga qualità produttiva con vini dalla forte identità, valorizzazione dell’ambiente e tutela delle comunità”.
L'assessore all’Agricoltura e risorse naturali Alessandro Nogara dichiara: “Abbiamo accolto con piacere la richiesta di collaborazione di Unione italiana vini all’iniziativa Enovitis Extrême che ha l’obiettivo di valorizzare la pratica della viticoltura eroica e ha un valore culturale e sociale, oltre che economico, davvero rilevante per le comunità”.
La manifestazione vuole andare incontro alle esigenze delle aziende del settore eroico, presentando loro le tecnologie più avanzate e diverse soluzioni per facilitare una tipologia di coltivazione molto impegnativa. “In un ambiente estremo – spiega Roberto Gaudio, presidente Cervim – come quello di montagna, uno dei principali problemi per le aziende è rappresentato dai costi per la conduzione dei vigneti, decisamente più elevati rispetto alle zone vinicole convenzionali. Le soluzioni innovative e tecnologiche facilitano il lavoro dei viticoltori eroici e aiutano ad abbattere una parte di questi costi. La collaborazione fra il Cervim, Unione italiana vini e Associazione viticoltori della Valle d’Aosta, va nella direzione da noi auspicata: fare sistema e attirare l’attenzione su questo tipo di viticoltura, insieme al mondo della ricerca, dell’innovazione e delle aziende di meccanica applicata”.
Enovitis Extrême sarà una manifestazione dinamica ed itinerante, con prove sul campo e dimostrazioni con attrezzature e macchinari specifici per il settore eroico.
"In Valle d'Aosta - spiega Stefano Celi, presidente di Vival – da sempre la viticoltura eroica trova la sua massima espressione. Qui la coltivazione dei vigneti ha necessità particolari per la, seppur minima, meccanizzazione e siamo quindi onorati di ospitare sul nostro territorio la prima edizione di Enovitis Extrême, oltre che soddisfatti nel vedere lanciata finalmente una manifestazione dedicata a questa particolare tipologia di viticoltura”.
Unione italiana vini vuole dare merito e visibilità alle aziende del settore eroico, le quali impegnano ingenti risorse per contribuire allo sviluppo di un ambito vitivinicolo così peculiare, valorizzando le loro attività e dando inoltre risalto a progetti di riconosciuto contenuto innovativo sul territorio.
“È un vero onore – commenta Hervé Grosjean, socio della storica Società agricola Grosjean – e un privilegio per la nostra azienda ospitare la prima edizione di un evento di livello internazionale come Enovitis Extrême all’interno nel nostro vigneto Rovettaz. Per poter far conoscere la viticoltura valdostana e questo meraviglioso territorio, anche dal punto di vista gastronomico, questo evento sarà un ottimo biglietto da visita”.
Scopri i dettagli di Enovitis Extrême
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Unione italiana vini