In solo due settimane è andato esaurito il fondo unico per gli incentivi messo a disposizione dal ministero dello Sviluppo economico ai primi di novembre, che riguardava anche il comparto delle macchine agricole e movimento a terra. Ed è proprio questo il settore merceologico, fra tutti quelli interessati dal decreto, ad aver segnato il maggior utilizzo dello stanziamento finanziario con oltre 13.000 mezzi, per un importo prenotato di oltre 76 milioni di euro (dati ministero dello Sviluppo economico). Un segnale incoraggiante di come ci sia un rinnovato interesse ad investire in tecnologia e meccanizzazione nel mondo agricolo, viticoltura compresa.

E anche la panoramica che emerge dall'analisi effettuata dall'osservatorio di Enovitis, Salone internazionale delle tecniche per la viticoltura e l'olivicoltura, sugli ultimi dati relativi all'export di macchine e attrezzature per la viticoltura rilasciati dall'Istat evidenzia una ripresa dei flussi commerciali in questo settore. Se infatti il 2009 aveva chiuso segnando una flessione di oltre il 30% sul 2008 per quanto riguarda il valore dell'export in questo comparto merceologico (936 milioni di euro contro 1,4 miliardi dell'anno precedente), i dati del terzo trimestre 2010 sono invece in crescita rispetto all'analogo periodo 2009: in particolare a settembre 2010 gli scambi commerciali hanno totalizzato 725 milioni di euro contro i poco più che 700 dello scorso settembre.

I settori più vivaci sono rappresentati dai trattori a ruote con potenza tra i 59 e i 75 kW, che comprendono anche la quota per il vigneto e che, con un fatturato di 522 milioni di euro (+4% sul 2009), rappresentano il 70% dell'intero comparto, e soprattutto dalle irroratrici, nebulizzatrici e impolveratrici di grandi dimensioni che con 30 milioni di euro non solo hanno segnato un + 40% sull'analogo periodo 2009 (21 milioni) ma sono risultate in crescita anche sul 2008 (28 milioni). Continua invece il trend di flessione dei trattori con potenza tra 37 e 59 kW, che tuttavia rappresentano la seconda voce dell'export made in Italy del settore (127 milioni di euro).

Dando uno sguardo alle destinazioni delle macchine e delle attrezzature made in Italy per il vigneto, relativamente al periodo gennaio-settembre 2010, Paesi come Francia, Germania, Spagna si confermano mercati privilegiati per quasi tutte le categorie di macchine e attrezzature; i Paesi dell'Est Europa – ad eccezione della Polonia - che negli ultimi anni avevano segnato trend generalmente in crescita, sembrano invece accusare una battuta d'arresto. Più in dettaglio, nell'ambito del comparto dei trattori a ruote con potenza tra i 59 e i 75 kW, si segnalano, in particolare, gli incrementi del Canada (acquisti per quasi 15 milioni di euro contro i 7 del 2009), del Giappone (12,6 milioni di euro contro 5,6) e del Brasile, passato dai 131mila euro dello scorso settembre ai 282 di quest'anno. E Canada e Brasile si pongono in primo piano anche per quanto riguarda il mercato delle irroratrici di grande dimensioni, con incrementi a tre cifre.

Particolarmente interessante, in un'ottica di business, la situazione del Cile dove il Piano strategico 2020 per la vitivinicoltura approntato da Wines of Chile mira a dare nuovo impulso al settore e avrà effetti significativi sulla produzione di uva da vino: secondo le stime previsionali rilasciate recentemente dovrebbero infatti essere piantati 26.677 ettari supplementari entro la fine del decennio.