Oltre 1.400 espositori in rappresentanza dell'intera filiera (+22%), di cui il 40% estero in un'area espositiva di 34mila metri quadrati netti (+20%). Questi alcuni dei numeri che precedono la 41esima edizione del Macfrut - organizzata da Cesena Fiera e in programma al Rimini Expo Centre dall'8 al 10 maggio 2024 - presentata il 10 aprile 2024 nella sede dell'Agenzia per la Promozione all'Estero e l'Internazionalizzazione delle Imprese Italiane, l'Ice, a Roma.
Cuore del Macfrut è la filiera dell'ortofrutta italiana che - in base a un'istantanea scattata dall'Ismea - vale 26 miliardi di euro, 16 miliardi per la parte agricola e 10 miliardi per quella agroindustriale.
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"Il Macfrut è un punto di riferimento mondiale per l'ortofrutta - osserva il ministro dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare e Forestale Francesco Lollobrigida - un settore per l'Italia che è un valore aggiunto eccezionale, siamo tra i maggiori produttori ed esportatori e continuiamo ad essere indicati come la nazione della qualità". Il Macfrut - continua Lollobrigida - è "un luogo fondamentale, dove le nostre imprese possono raccontare come le filiere italiane siano sicure controllate e producano grande qualità e per questo trovino grande interesse sui mercati". C'è poi "un altro valore aggiunto di Macfrut: riesce ad attrarre tante nazioni, anche Paesi in via di sviluppo, in particolare dell'Africa. Vengono a capire come produrre la qualità; questo anche per far crescere la ricchezza e arginare a monte l'immigrazione illegale fatta da persone costrette a scappare per fame".
Qualche numero del settore...
Questo settore, così strategico per l'agroalimentare italiano, ha chiuso il 2023 con una produzione di 24 milioni di tonnellate su una superficie di 1,3 milioni di ettari, con la produttività messa in moto da 300mila aziende. Inoltre nell'anno passato gli introiti derivanti dalle esportazioni di ortofrutta fresca sono stati di 5,7 miliardi che arrivano a 11,6 miliardi se si sommano quelli delle conserve. Il saldo della bilancia commerciale degli ortofrutticoli freschi si è poi chiuso in positivo a 550 milioni di euro, anche se in flessione rispetto ai 620 milioni di euro del 2022. Guardando al processo che va dai campi alla tavola, il peso si aggira sui 50 miliardi di euro. Bisogna però registrare una riduzione degli acquisti: in epoca post covid-19, con il progressivo ritorno alla vita fuori casa, si è via via determinata nel 2023 una battuta d'arresto soprattutto per gli agrumi (-7%), per le patate (-4%), e per le insalate di quarta gamma (-4%). In linea la frutta (-0,1%); crescono dell'1% gli ortaggi.
Per il presidente di Macfrut Renzo Piraccini "Oggi il focus non è più il mercato ma la produzione perché per una serie di motivi, dagli aspetti climatici a quelli fitosanitari, l'Europa ha difficoltà a essere competitiva. Paesi come l'Italia che avevano un surplus importante tra import ed export non stanno sviluppando tutte le potenzialità; per questo avere le giuste varietà può fare la differenza".
"Siamo impegnati a scrivere una pagina del Piano Mattei con i soggetti della cooperazione - rileva Marco Riccardo Rusconi, direttore dell'Aics, l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo - la cooperazione allo sviluppo non è uno strumento puramente governativo ma piuttosto un'azione collettiva".
"Quando c'è stato l'incontro con tutti i rappresentanti governativi dell'Africa a Roma, sono emerse due priorità, gestione delle risorse idriche, funzionali a quelle agricole. Siamo al cuore del Piano Mattei, la parola d'ordine è sostenibilità - dice il presidente dell'Ice, Matteo Zoppas - nel settore, l'Italia è un'eccellenza a 360 gradi. A Macfrut ci sono tanti espositori, tutti di qualità, e su 1.500 buyer, Ice aiuta con 350 buyer internazionali".
Il ministro Lollobrigida parla anche di un provvedimento dedicato all'agricoltura con il sostegno delle banche: "Entro due settimane, dopo il Vinitaly, presenteremo un Decreto incentrato sulle criticità del mondo agricolo con varie filiere coinvolte, che permetterà al Parlamento di implementare ulteriormente le iniziative a sostegno della liquidità e a vantaggio dell'economia reale". Il Decreto dovrebbe toccare diversi aspetti e spaziare dall'apertura al credito alla protezione del territorio, dalle lotta a speculazioni e concorrenza sleale alle garanzie per la legalità. "Dobbiamo sempre più portare il sistema bancario ad investire in maniera prioritaria su chi lavora e produce - conclude Lollobrigida - proprio su questo stiamo facendo un confronto con l'Abi e con i singoli istituti bancari".
Tutto il mondo a Macfrut 2024
La fiera Macfrut diventa sempre più internazionale. Il focus sarà dedicato alla Penisola Arabica; ci sarà la presenza di un centinaio di buyer da quell'area interessati soprattutto a mele, kiwi e uva da tavola. Le esportazioni italiane in questa zona in quattro anni sono passate dai 73 milioni di euro del 2020 ai 114 milioni dello scorso anno (+56%). Il mercato ha interessato quasi esclusivamente due aree: Arabia Saudita per un valore di 76 milioni di euro e gli Emirati Arabi Uniti per 29 milioni di euro. Sempre dalla Penisola Arabica sarà presente in fiera Emirates SkyCargo per le opportunità di hub logistico in quell'area. Emirates SkyCargo riesce a trasportare ogni giorno 900-1.000 tonnellate di merci deperibili.
In fiera un padiglione sarà dedicato all'Africa, divenuta - come detto - sempre più strategica nelle politiche internazionali del Governo con l'attuazione del Piano Mattei. In fiera saranno presenti 400 espositori provenienti da 24 Paesi dell'Africa principalmente produttori, ma anche importatori di tecnologie e mezzi tecnici per l'agricoltura. Per la prima volta saranno in fiera Ruanda, Repubblica Democratica del Congo, Marocco, Namibia e Togo. Presenza importante del Sud America. Tra le new entry troviamo l'India, presente anche con una cinquantina di top buyer, Turkmenistan, Uzbekistan, Azerbaijan, Libano, Brasile e Argentina.
Protagonista in qualità di Regione partner sarà la Puglia, presente in fiera con un'importante area e durante la manifestazione promuoverà i prodotti agroalimentari pugliesi (tipo Uva da Tavola Igp, che concentra il 60% della produzione nazionale, Cipolla Bianca di Margherita Igp, Arancia del Gargano Igp, Lenticchia di Altamura Igp, Patata Novella di Galatina Dop, Carciofo Brindisino Igp, la Bella della Daunia Dop).
Protagonista l'uva da tavola
Il prodotto simbolo di questa edizione sarà l'uva da tavola, eccellenza del made in Italy ortofrutticolo; il Belpaese è "il primo a livello europeo con una produzione di 1 milione di tonnellate". L'uva da tavola sarà al centro del Macfrut Table Grape Symposium, il simposio mondiale che nei tre giorni della fiera richiama i massimi esperti e i principali player globali per fare il punto su ricerca, trend di mercato, andamento della produzione, innovazione di prodotto, strategie commerciali.
Nuovi saloni
Un paio di novità per i saloni: Innovation Hub For Healthy Food, dedicato a prodotti e tecnologie di trasformazione sostenibili; Agrivoltaico, incentrato sulle opportunità offerte dalla generazione di energia fotovoltaica integrata con la produzione agricola. C'è poi il Biosolutions International Event che fa di Macfrut l'evento più importante a livello europeo per prodotti naturali per la difesa, nutrizione e biostimolazione delle piante. Alla filiera vivaistica è dedicato Plant Nursery Area, che ospiterà anche il Simposio Internazionale sui Portinnesti (Irs, International Rootstocks Symposium). Altri tre elementi: Spices & Herbs Global Expo, il salone europeo dedicato a spezie, erbe aromatiche e officinali; Pianeta Rosso sulla filiera del pomodoro e Acqua Campus sulle innovazioni e tecnologie del risparmio idrico.