La visita di ieri in Puglia del ministro alle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, non porta grandi novità, soprattutto per quanto riguarda il finanziamento del piano di rigenerazione dell’agricoltura del Salento, il territorio vittima della Xylella fastidiosa, di cui si è parlato a Lecce. Il piano sembra essere ancora una sorta di cantiere aperto e con un budget a geometria variabile. E ci sono meno dubbi sulle gelate, di cui si è invece dibattuto a Bari.
Due gli unici dati certi: arriveranno punizioni esemplari per chi non eradicherà le piante infette in zona di contenimento e cuscinetto e tutte le risorse e i provvedimenti normativi saranno alla fine inseriti nel decreto legge per le emergenze in agricoltura, attualmente all'esame della Camera dei deputati. Ciò nonostante Regione Puglia gongola: giudica proficui i due incontri e promettenti le discussioni pure avute sulle risorse da mobilitare in Puglia.
 

La task force per colpire chi non eradica

"Insieme alla Regione Puglia faremo una task force per punire i furbetti che non eradicheranno le piante infette". Lo ha annunciato il ministro Centinaio, ieri a Lecce in occasione del vertice sull'emergenza Xylella. Quanto alla figura di un commissario straordinario per l'emergenza Xylella, come proposto nelle scorse settimane dalle associazioni di categoria, in particolare dal presidente di Confagricoltura Puglia, Luca Lazzàro, Centinaio ha risposto: "al momento non è prevista". Non dice no, ma neppure un sì convinto ad un progetto almeno chiaro: una legge speciale per il territorio colpito ed un soggetto unico responsabile di tutte le operazioni.
 

Xyella, un Piano da 500 milioni

Sul come recuperare l’olivicoltura in Salento e rispondendo alle domande dei giornalisti, che ricordavano la proposta di piano di Italia olivicola e sostenuta da Confagricoltura Puglia, da 500 milioni di euro, e sottoposta con successo ai commissari europei Phil Hogan e Vytenis Andriukaitis, Centinaio a Lecce ha detto: ”E’ quello su cui stiamo lavorando. Il ministro per il Mezzogiorno Barbara Lezzi ne ha già promessi 300 in totale e andremo a chiedere gli altri 200 all’Europa, come è stato promesso dai Commissari”. Secondo Centinaio la disponibilità dell’Europa “a venire in Puglia e ragionare di fondi per Xylella” ci sarà “nel momento in cui parte il decreto”.

Da questo punto di vista, non ci sono novità: la Commissione Ue per attingere al fondo sulle emergenze fitosanitarie, previsto dal regolamento Ue 652/2014, deve avere di fronte un piano organico, già contenuto nel Decreto ministeriale del 13 febbraio 2019 e un consistente appostamento finanziario nazionale. E quanto detto dal ministro è la continuazione della linea confermata anche dal premier Giuseppe Conte, giunto a Lecce il 24 marzo: e che parlava di 330 milioni di euro di fondi statali. Ma con una variante: Centinaio non parla più dei 110 milioni di Regione Puglia, promessi a fine marzo dal presidente Michele Emiliano.

Dei 300 milioni di euro citati ieri da Centinaio, 100 dovrebbero essere prelevati sul Fondo sviluppo e coesione: per 30 milioni c’è già la delibera n. 69 del Comitato interministeriale per la programmazione economica datata 28 novembre 2018. Ma sui fondi già mobilitabili sulla Xylella a Bari il ministro ieri ha detto: “I fondi sono quelli che abbiamo sempre dichiarato: 100 milioni di euro per la Xylella, in questo momento ce ne sono 53 e poi arriveranno gli altri”.
 

Piano Xylella, i soldi da dove

Su tale punto, interpretando quanto detto da Centinaio, sembrerebbe essere in arrivo una seconda delibera del Cipe da 23 milioni - e non da 70 - sul Fondo sviluppo e coesione. E appare chiara solo una cosa: i denari per ricostruire il Salento non solo ci sono in minima parte, ma è ancora poco chiaro da dove saranno presi i restanti 270 milioni dello Stato che ancora mancano all’appello.

Perché tutto il budget dell’Fsc 2014-2020 per l’agricoltura ammonta a non più di 442,6 milioni, parte dei quali già impegnati su altri capitoli irrinunciabili, a cominciare dai contratti di filiera e i residui dell’Fsc sono meno di 10 milioni di euro, a legge finanziaria per il 2018 ancora vigente. Altra posta dove eventualmente attingere soldi per la Xylella: il piano territoriale per il Mezzogiorno, sempre dell'Fsc 2014-2020, valore 13 miliardi e 456 milioni. Ma a ben leggere le due delibere che lo sostanziano, vecchie di due-tre anni, sembra trattasi di denari ormai inattingibili, perché o già impegnati o già spesi, a meno dell’esistenza di residui attivi.
 

Per le gelate 34 milioni di euro

A Bari si era discusso di gelate e Centinaio spiega come per soccorrere gli agricoltori colpiti da questa avversità: “ci sono i 34 milioni di euro del Fondo di garanzia per le gelate. In più ci sono altri 50 milioni di euro per le filiere e una serie di fondi che sono già a disposizione sui quali si può iniziare a lavorare”. Resta da capire ora come finirà in Parlamento l’iter del decreto legge per le emergenze in agricoltura, che dovrebbe assicurare quel minimo di liquidità e di programmazione per riuscire a convincere Bruxelles ad aprire i cordoni della borsa sul caso Xylella.
 

Regione Puglia: "Incontri proficui"

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’assessore regionale alle politiche agricole Leonardo di Gioia tracciano un bilancio positivo dell'incontro con il ministro: "Nel corso dell’incontro sono stati evidenziati i buoni passaggi fatti nelle ultime settimane, in particolare, l’ipotesi quasi trasfusa in norma della possibilità di derogare le norme paesaggistiche e ambientali in zone infette, per velocizzare l’radicazione delle piante" recita una nota stampa della presidenza.

"Ci sono poi norme in corso di approvazione per i frantoi, con uno stanziamento di 5 milioni di euro, più tutta una serie di valutazioni che sono state fatte sulle risorse a disposizione" si afferma ancora nella nota di Regione Puglia che giudica i due incontri - "molto proficui".