Cresce l'attenzione per la coltivazione della cannabis light e c'è anche chi in questa coltivazione trova una risposta alla disoccupazione.
Ceta, il fronte del sì evidenzia i buoni risultati sin qui raggiunti nell'export agroalimentare verso il Canada.
Il mercato cinese si apre al riso, mentre il Chianti si propone sul mercato di Pechino con un marchio che si presta ad essere interpretato con gli ideogrammi.
Per le uve vendemmia abbondante, ma prezzi delle uve in ribasso. Timori per il Prosecco, ma c'è chi dice che i prezzi torneranno a salire.
Mango e avocado al posto degli ulivi. Aspettando le ricerche per sconfiggere la Xylella. Una proposta che fa discutere.
Denuncia infortuni. Dal primo ottobre solo per via telematica. Lo prevede l'Inail.
Questi sono solo alcuni degli argomenti incontrati sui quotidiani in edicola in questi ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio di seguito.
Solidarietà fra i campi
La campagna olearia si apre al ribasso, crollano i prezzi dell'uva e la produzione di pomodoro da industria è in flessione.Ma c'è tempo per parlare delle notizie "cattive", meglio iniziare da quelle "buone", come quella riportata dalla “Gazzetta di Modena” del 22 settembre, che racconta il gesto di solidarietà degli agricoltori verso un loro collega cui è andato distrutto per un incendio il raccolto di foraggio.
Ed ecco subito un corteo di trattori con il loro carico di rotoballe per dare una mano a chi si trova in difficoltà.
Peccato che la notizia si sia fermata a livello locale e sia stata trascurata dai "grandi" giornali.
“Repubblica” del 25 settembre racconta intanto la positiva esperienza di un perito chimico che dopo aver perso il lavoro si è "inventato" una nuova attività in campo agricolo con la coltivazione della cannabis light.
Una coltivazione, questa, che sta incontrando un discreta diffusione, come spiega “Il Gazzettino” del 22 settembre.
Lo conferma "Il Manifesto" del 27 settembre, raccontando le esperienze di una cinquantina di agricoltori della Basilicata che si sono dedicati a questa coltura e che hanno fondato un'associazione, Lucanapa, che si occuperà di coordinare il lavoro di produttori e trasformatori.
C'è poi la riscoperta di alcuni grani antichi utilizzati in panificazione. Se ne occupa “Il Sole 24 Ore” del 23 settembre per descrivere il sourdough, un pane fermentato che dopo il successo negli Usa sta incontrando estimatori anche in Italia.
Grandi gruppi crescono
Merita di rientrare fra le notizie positive il processo di espansione di Bonifiche Ferraresi descritto da “Il Sole 24 Ore” del 22 settembre, in occasione dell'inaugurazione in Toscana del laboratorio e centro di lavorazione delle tisane a marchio "Le stagioni d'Italia".Una storia interessante quella di Bonifiche Ferraresi, che si può leggere nello stesso giorno sempre su “Il Sole 24 Ore”.
Restiamo sui grandi gruppi economici con “QN” del 24 settembre, che ospita la cronaca dell'incontro che si è svolto a Monheim, in Germania, presso il quartier generale di Bayer. Tema dell'appuntamento il futuro dell'agricoltura, sempre più connesso al dialogo fra ricerca e ambiente.
Ceta, la campagna del sì
Si torna a parlare del Ceta, l'accordo commerciale fra Canada e Unione europea, più volte al centro dei dibattiti fra chi lo osteggia e chi lo promuove.Stando alle affermazioni pubblicate il 21 settembre dal “Corriere della Sera”, grazie al Ceta l'agroalimentare italiano avrebbe aumentato del 7,4% le sue esportazioni verso il Canada.
Analoga notizia quella che si legge nello stesso giorno su “Il Tempo” e più in breve su “Avvenire”.
Cina, che passione
A proposito di export, “Il Messaggero” del 23 settembre saluta con soddisfazione l'apertura del mercato cinese al riso italiano.Le esportazioni di mandorle sono al centro dell'articolo pubblicato il 22 settembre dalla “Gazzetta del Mezzogiorno”, che sottolinea come siano Francia e Germania i principali mercati di destinazione.
Prezzi in ribasso sui mercati internazionali per la soia.
Le motivazioni, scrive “La Stampa” del 24 settembre, vanno cercate nella guerra dei dazi in atto fra Usa e Cina, e ora i prezzi sono pari a quelli di dieci anni fa.
Un guaio per i produttori di soia in Italia, ma un vantaggio per le aziende zootecniche, dove la soia è fra i principali "ingredienti" della razione degli animali.
Meno pomodoro e meno olio
Sul fronte interno il presidente di Anicav (Associazione delle industrie conserviere), Antonio Ferraioli, lamenta dalle pagine di “Repubblica” del 24 settembre la minore produzione di pomodoro da industria, cui corrisponde un aumento dei prezzi.Bene per i produttori, ma aumento dei costi per le industrie.
Previsioni fortemente negative per la prossima campagna olearia.
Se ne parla su “Italia Oggi” del 26 settembre, tratteggiando una caduta della produzione dalle 435mila tonnellate del 2017 ad appena 200mila tonnellate per il 2018.
Non va meglio per l'uva da tavola. La conseguenza del buon andamento dei raccolti, scrive il 24 settembre la “Gazzetta di Bari”, è la caduta dei prezzi, scesi a 50-60 centesimi al chilo.
Più uva
Vendemmia abbondante poi per il Prosecco e ora c'è timore per l'andamento dei prezzi.Dalla “Tribuna di Treviso” del 24 settembre si lamenta l'eccessiva presenza di Glera e si invita a scegliere altri vitigni.
Intanto dal “Corriere del Veneto” si conferma la caduta dei prezzi delle uve destinate a Prosecco, ma si è anche convinti che il mercato si riprenderà.
Il Prosecco deve però fare i conti anche con il calo delle esportazioni verso la Gran Bretagna.
Hanno contribuito alla flessione del 7% registrata nell'ultimo anno le fandonie sulle conseguenze che il consumo di questo vino avrebbe sulla salute dei denti.
Notizie false, scrive “Il Fatto” del 21 settembre, che però hanno convinto una parte dei sudditi di Elisabetta.
In controtendenza il Primitivo di Manduria. Il presidente del Consorzio di tutela, Roberto Erario, dalle pagine del "Nuovo Quotidiano di Taranto" del 27 settembre spiega che nonostante le anomalie climatiche il raccolto è stato in linea con gli anni precedenti e si attendono prezzi stabili.
Se il Prosecco perde spazi, il Chianti si muove alla conquista della Cina e lo fa con un marchio ad hoc.
Come racconta “Repubblica” del 26 settembre, per il mercato cinese si adotterà il marchio shandi, che tradotto in ideogrammi meglio si presta a conquistare i consumatori di Pechino.
Frutta esotica al posto degli ulivi
Continua l'allarme per le cimici asiatiche e il “Mattino di Padova” del 21 settembre conferma che metà della produzione di mele è danneggiata dalla presenza di questo insetto.Fra le emergenze fitosanitarie continua a far parlare di sé la Xylella. Questa volta per la proposta della Società di ortoflorofrutticoltura, che suggerisce di coltivare frutta tropicale in attesa di conoscere i risultati delle esperienze con le nuove cultivar di olivo resistenti al patogeno.
Proposta che ha sollevato più di un commento, come si legge il 26 settembre sulla “Gazzetta del Mezzogiorno” e sul “Quotidiano di Puglia”.
Infortuni, denuncia online
Colture in pericolo non solo per i patogeni, ma anche per la continua avanzata del cemento, che si porta via tre metri quadrati di terreno agricolo ogni secondo.Mentre restano nel cassetto da anni, come denuncia “La Stampa” del 23 settembre, le norme sulla tutela dei suoli.
E' invece operativa la norma che dal primo ottobre rende obbligatoria la denuncia degli infortuni, anche quelli avvenuti in campo agricolo, esclusivamente per via telematica.
Lo prevede una delibera dell'Inail, come spiega in dettaglio “Italia Oggi” del 25 settembre.