Le possibilità offerte dal programma sono state presentate nel corso dell'ultima edizione di Vinitaly con particolare attenzione al settore vitivinicolo e, più in generale, al settore agroalimentare.
L'incontro dal titolo: "Dallo Spazio alla Terra: i dati satellitari a supporto della filiera dell'agrifood" è servito a chiarire come aver accesso ai dati e quali utilizzi siano possibili. Hypatia coordina le attività di creazione di business derivanti dal programma Esa Artes, inoltre mette in contatto aziende specializzate ed enti di ricerca con gli utilizzatori finali di beni e servizi basati sull'uso di dati satellitari ovvero, in questo caso specifico, imprese agricole e vitivinicole.
"Come risposta alle emergenze ambientali, che sono anche e soprattutto emergenze agricole, le tecnologie satellitari possono migliorare la resa e la sostenibilità delle coltivazioni ma anche la qualità produttiva e di trasformazione, oltre che le condizioni di lavoro", ha detto Lorenzo Scatena, direttore del Consorzio Hypatia.
"Attraverso l'integrazione o il singolo utilizzo dei dati di osservazione della Terra, navigazione satellitare e telecomunicazione satellitare è possibile effettuare interventi mirati, risparmiando risorse materiali e temporali, che permettono di incidere positivamente sulla qualità del prodotto finale".
Come gestore italiano del programma Esa Artes business applications, Hypatia dedica l'anno 2018 al settore agrifood, ritenendo che l'innovazione digitale offerta dall'uso dei dati satellitari possa garantire un vantaggio competitivo ai diversi livelli della filiera.
Sono stati stanziati dall'Italia 19 milioni di euro, fino a fine 2018, per permettere alle aziende di ricevere supporto tecnico e commerciale per migliorare la redditività attraverso l'uso di tecnologie spaziali.
Presente all'incontro avvenuto a Vinitaly anche Federbio servizi: "La grande crescita del settore biologico - ha detto Mauro Conti, ad di Federbio servizi - implica l'esigenza di avere informazioni dettagliate sulle produzioni, i percorsi di filiera vanno tracciati. Avere a disposizione informazioni organizzate è importante, soprattutto per le aziende di trasformazione, in un'ottica di trasparenza verso il consumatore".
L'utilizzo di dati satellitari ha un ruolo chiave nel settore dell'agricoltura di precisione, per chi ancora non l'ha abbracciata, spaventato dall'enorme mole di dati da interpretare, potrebbe esserci in vista, in un futuro non troppo lontano, una svolta che avvicinerebbe l'agricoltore alla precision farming. In provincia di Bologna infatti si sta sperimentando un applicativo di realtà aumentata, all'interno di un vigneto. Attraverso un visore da indossare, l'agricoltore è in grado di visualizzare, direttamente in campo, la pianta su cui intervenire. "Sul visore - ha raccontato Giorgio Licciardi del Consorzio Hypatia - saranno visualizzate le informazioni relative a quella specifica pianta, se abbia bisogno di un intervento idrico o di concimazione, per esempio. Si sta creando quindi il concetto di viticoltore 2.0".