L’indicatore di riferimento per comprendere se le decisioni prese siano state efficaci è certamente sempre quello del ricavo. È più complicato da stimare però in quale misura abbiano inciso su di esso i costi di produzione e quale sia quindi il guadagno effettivo.
È ancora la produzione giusta? I mezzi scelti sono corretti?
Si tratta di questioni articolate ma essenziali per orientare i prossimi cicli e sostenere il benessere dell’azienda. Un importante aiuto in questo senso può venire dal calcolo dei costi colturali, che consente di stimare quanto le diverse fasi produttive abbiano inciso sull’investimento stanziato per coltura.
Fonte immagine: © MariuszSzczygiel - IStock
Per poter valutare se si renda opportuno cambiare scelta colturale è necessario conoscere i costi dei vari fattori produttivi*, fra i quali il costo di macchine, manodopera e mezzi tecnici impiegati nelle diverse operazioni. Allo stesso tempo per comprendere se possa risultare più efficiente in termini economici un mezzo rispetto ad un altro è fondamentale avere il conto in mano dell’investimento affrontato.
Con quale strumento?
Considerata la complessità di gestione dell’azienda agricola, un metodo corretto nella teoria può non risultare semplice nell’applicazione concreta. Dal 12 dicembre, invece, chiunque utilizzi QdC® - Quaderno di Campagna potrà accedere alla sezione “Stime” con il “Calcolo dei costi colturali” per esaminare i costi espliciti di ogni coltivazione.
Il programma consente infatti di inserire nel sistema con estrema semplicità i costi di esercizio delle macchine, i compensi dei propri operatori e il prezzo d’acquisto dei mezzi tecnici, calcolando automaticamente l’incidenza economica per ettaro, campo o unità di produzione e individuando gli aspetti da migliorare per ottimizzare la redditività.
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Fonte: Agronotizie