E’ partito così ufficialmente il programma di digitalizzazione del rapporto tra amministrazione e imprese agricole, che renderà la vita più semplice per un milione e mezzo di agricoltori. Un rapporto che, per la prima volta, vede gli agricoltori non più “compilatori di domande” ma come destinatari di un servizio svolto direttamente dall’amministrazione pubblica a suo favore.
In pratica invece di partire dalla carta per risalire alla cartografia, si partirà dalla cartografia per compilare, automaticamente, la carta necessaria (domande, fascicoli aziendali, piani di coltivazioni, etc).
Questo passo segue quanto annunciato lo scorso 18 novembre 2014, quando il ministro ha presentato il "Piano Agricoltura 2.0 - Amministrazione digitale, innovare per semplificare” contenente interventi di innovazione tecnologica e di semplificazione amministrativa e di processo attraverso 6 progetti:
- Anagrafe nazionale delle aziende agricole
- Fascicolo aziendale unico (piano di coltivazione integrato)
- Domanda Pac precompilata (quella fatta in diretta durante il convegno e annunciata attiva da marzo 2015)
- Pagamento anticipato
- Banca dati unica dei certificati
- Domanda unificata – progettazione per il 2016
Vediamo alcune caratteristiche di queste sei innovazioni:
Anagrafe nazionale delle aziende agricole
In questo ambito è prevista la sincronizzazione dei vari sistemi informativi regionali, la messa a disposizione di dati online sempre aggiornati a livello nazionale mantenendo inalterate le autonomie gestionali dei vari organismi pagatori regionali.
In pratica non esisteranno più 21 agricolture regionali (19 regioni + 2 province autonome di Trento e Bolzano) che fanno fatica a parlare, ma l’unificazione, una volta per tutte, dei tracciati record (identità informatica) di tutte le aziende agricole italiane.
Fascicolo aziendale unico (piano di coltivazione integrato)
Negli obiettivi del ministero la realizzazione di un nuovo sistema che permetta di disporre di un Piano di coltivazione unico per i vari interventi ed integrato nell’ambito del Fascicolo aziendale unico con gestione integrata e sincrona sia dei dati delle colture, sia delle componenti di grafica territoriale che sarà pre-verificabile da foto aeree rilevate direttamente da droni in grado di mappare circa 100 ettari all’ora con una precisione di 20 centimetri quadrati.
Domanda Pac precompilata
Grazie all’unificazione dell’anagrafe delle aziende agricole, alla creazione del Fascicolo aziendale unico e alla gestione univoca del piano di coltivazione, il sistema informativo Agricoltura 2.0 permette la precompilazione della domanda direttamente da parte del sistema informativo, con informazioni preventivamente certificate, completa dematerializzazione della domanda, possibilità della firma digitale con Otp (One time password – una password che è valida solo per una singola sessione di accesso o una transazione e identifica ogni firma applicata su ogni domanda) e la successiva archiviazione digitale.
Si tratterà di un anno impegnativo per i Caa che dovranno adeguarsi a questo nuovo modo di lavorare ma che non saranno più vissuti solo come dei supporti a creare le domande ma un vero e proprio supporto alle aziende agricole per verificare correttezza, la consistenza e l’aggiornamento dei dati di ogni azienda agricola.
Tra le altre cose questo nuovo sistema permetterà di creare direttamente il Piano assicurativo individuale integrato che scaturisce direttamente dai dati presenti nel Piano di coltivazione, assicurando così una coerenza preventiva implicita e la certezza del contributo.
Pagamento anticipato
Obiettivo del ministero è quello di anticipare il pagamento alle aziende agricole di almeno sei mesi rispetto alle attuali procedure. Grazie alla Legge di Stabilità del 23 dicembre 2014 n°190 (art. 1 comma 208) è stata introdotta la possibilità di cedere il credito a Ismea; Ismea, a valle delle verifiche proprie e di sistema, provvederà ad anticipare a giugno-luglio l’importo richiesto. In questo modo verranno particolarmente agevolate le piccole aziende (circa 700 mila), per le quali i controlli si esauriscono a livello di Fascicolo (ed ovviamente i controlli sono già stati svolti preventivamente se il fascicolo è precompilato dal sistema).
Banca dati unica dei certificati
Grazie al nuovo supporto Agricoltura 2.0 i vari documenti e certificati dell’azienda verranno presentati agli organismi pagatori, attraverso il Sistema informatico agricolo nazionale (Sian) mediante una Banca dati unica dei certificati (AgeaRep). Il Sian coordina a livello nazionale la raccolta, la durata e la validità delle certificazioni (antimafia, Durc, ecc.), evitando alle aziende di presentare la stessa documentazione a diversi organismi pagatori, ovvero più volte in base alle domande presentate.
Domanda Unificata – progettazione per il 2016
E’ inoltre in fase di progettazione un modello di Domanda unificato per i vari regimi di aiuto che sarà disponibile dalla campagna 2016 e permetterà l’integrazione delle domande a superficie (Domanda Pac, Psr superficie, Uma).
L’obiettivo ambizioso è l’unificazione di tutti i modelli di domanda in modo da renderli omogenei tra i vari organismi pagatori.
Si cercherà di passare da un paradigma “burocratico-amministrativo” al nuovo paradigma manageriale aziendale.
Il piano Agricoltura 2.0 ha per il ministro Martina "un obiettivo ambizioso e sfidante: eliminare la burocrazia inutile per mettere l’Amministrazione al servizio degli agricoltori, portando a zero la carta sprecata. Il motto che sta alla base dell’intera operazione è “Innoviamo per semplificare”. Ecco perché, insieme alle Regioni, è stato deciso di sfruttare l’occasione dell’attuazione della nuova Politica agricola comune per fare un salto di qualità".
"Agricoltura 2.0, un programma di innovazione verso l'agricoltura digitale": scarica le presentazioni del convegno
- Ezio Castiglione, Ismea: "Il progetto, gli interventi realizzati, i vantaggi conseguiti e le nuove azioni in itinere"
- Stefano Antonio Sernia, Agea: "Il ruolo e le azioni dell'Agea"
- Fabrizio Stella, Avepa: "La PA come strumento per la competitività d’impresa"
Videointervista di AgroNotizie al presidente di Ismea, Ezio Castiglione