In particolare, sono pervenute 137 segnalazioni da parte degli assessorati alla Sanità, Asl e Comando Carabinieri per la tutela della Salute e 369 segnalazioni da parte degli Uffici periferici del ministero della Salute (Usmaf, Uvac e Pif).
Complessivamente, nel 2014 si sono avute 3097 notifiche contro le 3136 dell’anno precedente. Nel 2012 le notifiche trasmesse attraverso il Rasff, Sistema europeo di allerta rapido per alimenti e mangimi che consente di notificare, in tempo reale i rischi diretti e indiretti per la salute pubblica, sono state 3436, e nel 2011, 3721. Si evidenzia, quindi, una diminuzione rispetto ai precedenti anni.
Per quanto riguarda l'Italia, tra i contaminanti microbiologici, un elevato numero di notifiche hanno riguardato il riscontro della Salmonella (476 segnalazioni), seguita da E. coli e Listeria monocytogenes, con 122 e 98 notifiche rispettivamente.
I contaminanti chimici più frequentemente notificati attraverso il Rasff sono i residui di fitofarmaci, seguiti dalle micotossine e da metalli pesanti. Ancora numerose risultano le notifiche riguardanti la presenza di sostanze allergeniche non dichiarate in etichetta (78) con andamento stazionario rispetto all’anno precedente.
Per quanto riguarda l’origine, invece, i prodotti nazionali irregolari sono stati 89, contro le 97 segnalazioni dell’anno scorso. Il Paese maggiormente soggetto a notifica risulta essere la Cina (469), seguita da Turchia e India.
Come era stato evidenziato negli ultimi anni, molte delle non conformità rilevate sono da ricondurre prevalentemente ad una non corretta applicazione dei sistemi di autocontrollo da parte degli operatori del settore alimentare (Osa). A tal fine è indispensabile che gli operatori rinforzino i propri piani di autocontrollo, mentre le autorità territorialmente competenti, nel corso delle loro attività di controllo, dovrebbero utilizzare in modo più efficace lo strumento dell’audit.
Leggi la relazione annuale Rasff, dati 2014, in formato .Pdf
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Fonte: Ministero della Salute