Sono le tensioni sui mercati delle materie prime a tenere alta l'attenzione dei media sul settore agroalimentare. Inizia il settimanale di economia “Il Mondo” in edicola l'11 marzo che raccoglie un'intervista al presidente di Federalimentare, Filippo Ferrua, che traccia un quadro a tinte fosche per il futuro dei consumi di beni alimentari. Ed è ancora Ferrua, questa volta dalle colonne de “Il Sole 24 Ore” del 15 marzo, che rincara la dose prevedendo per i prezzi dell'alimentare un aumento del 5% che porterà con sé anche un aumento dell'inflazione. A spingere sui prezzi, si legge su “Il Tempo” del 12 marzo, è la crescita dei costi energetici conseguenti al rincaro del petrolio. Le tensioni sul prezzo del petrolio, in compenso, stanno attirando l'interesse delle speculazioni finanziarie che allentano così la loro presa sulle commodities agricole. Questa l'analisi proposta da “Italia Oggi” del 12 marzo. L'analisi sui mercati mondiali continua sulle pagine de “Il sole 24 Ore” che l'11 marzo riporta i dati della statunitense Usda secondo la quale le scorte americane di cereali segnano una preoccupante riduzione. Ai problemi di mercato si aggiunge poi il timore, riportato da “Il Sole 24 Ore” del 12 marzo, di una possibile riduzione della disponibilità di fertilizzanti e in particolare di urea dalla Libia e di fosfati dal Marocco.
Cresce l'agricoltura
Le numerose previsioni di segno negativo sono mitigate dalle notizie positive che arrivano sulla produzione agricola, cresciuta a fine 2010 più degli altri comparti produttivi, come scrive “Il Tempo” del 12 marzo. A spingere la crescita dell'agricoltura, si legge su “Avvenire” del 12 marzo, è la qualità del prodotto italiano. Una crescita favorita in misura sensibile dalle esportazioni che per quanto riguarda il vino, riporta “Il Sole 24 Ore” del 13 marzo, vede Agea in campo per sostenere 161 progetti dedicati all'esportazione. L'agricoltura attira poi gli investimenti, tanto che dalle pagine de “La Provincia Pavese” dell'11 marzo si apprende che gli investimenti in vigneti e risaie superano quelli tradizionali sul mattone. Di segno positivo anche le considerazioni pubblicate su “Repubblica” del 15 marzo, che sostiene la tesi della capacità dell'agricoltura di soddisfare la domanda di alimenti nonostante l'aumento della popolazione mondiale. Sulle strategie proposte restano però alcuni dubbi...Intanto l'Italia, scrive “Affari e Finanza” del 14 marzo, perde terreno nel campo delle biotecnologie. Su questo argomento sarà interessante conoscere l'atteggiamento del nuovo ministro dell'Agricoltura, visto che il “rimpasto” si fa sempre più vicino, come scrivono molti giornali in edicola il 16 marzo e fra questi il “Corriere della Sera”, “Il Sole 24 Ore”, “Repubblica”, solo per citare i più importanti
Energie “verdi”
Fra gli argomenti più dibattuti sulle pagine dei quotidiani di questi ultimi giorni troviamo le energie rinnovabili e gli aiuti (negati) al fotovoltaico. Inizia “Italia Oggi” dell'11 marzo ricordando che i sostegni andranno solo agli impianti di modeste dimensioni. Su come cambieranno gli incentivi a questo settore interviene nello stesso giorno il quotidiano di Napoli, “Il Mattino”. Il dettaglio sulle nuove norme e sui tetti di potenza lo si può leggere sulle pagine de “Il Sole 24 Ore” del 14 marzo. Il taglio delle sovvenzioni è prossimo ad essere messo in discussione, sostiene “Italia Oggi” del 14 marzo, da agguerriti studi legali pronti a contrastare la decisione a colpi di carte bollate. Dalla “Gazzetta del Mezzogiorno” del 13 marzo arriva infine al proposta di ritornare alle coltivazioni di canapa da destinare alla produzione di biomasse.
Il mondo del latte
Nel mondo degli allevamenti si discute di prezzo del latte e dei nuovi assetti della Parmalat. Le vicende della società guidata oggi da Massimo Rossi, sono analizzate da “Il Foglio” dell'11 marzo che nelle “manovre” in atto vede fra i molti protagonisti anche alcuni istituti di credito. Per “Repubblica” del 12 marzo il Governo spinge per una cordata italiana, tesi sostenuta anche dal “Secolo XIX”. “Il Gazzettino” del 13 marzo si dice preoccupato che Parmalat possa seguire la stessa sorte di un noto marchio della moda italiana, oggi nelle mani del gruppo francese Lvmh. Intanto da “Il Sole 24 Ore” dello stesso giorno si apprende che la brasiliana Lacteos, erede di Parmalat Brasil, si propone come partner di Parmalat. “MF” del 15 marzo anticipa il progetto della società parmense di salire nella graduatoria delle industrie lattiero casearie per portarsi almeno al quinto posto.
Più che alle sorti della Parmalat, gli allevatori sembrano interessati al destino del prezzo del latte. Questa volta le trattative con le industrie del settore si spostano nel Lazio dove gli allevatori, a quanto scrive il “Corriere di Rieti” del 13 marzo, sono pronti a far ripartire la “guerra del latte”. E “La Provincia di Latina” del 16 marzo conferma l'intenzione degli allevatori di bloccare le consegne se non si raggiungerà un accordo.