Nella quanto mai evocativa data dell'otto settembre (2011 questa volta) il Consiglio dei ministri ha approvato uno schema di regolamento per adeguare il già obsoleto e molto controverso DPR 290 del 23 aprile 2011 alle prescrizioni del regolamento comunitario 1107/2009, entrato in vigore lo scorso 14 giugno.
Il provvedimento, presentato dal ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta, è stato trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni, al Consiglio di Stato ed alle Commissioni parlamentari per il parere. La data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale non è ovviamente nota, ma le amministrazioni si sono date l'obiettivo della massima celerità. Vediamo le principali novità.
Ce n'era proprio bisogno?
In qualità di regolamento, il provvedimento 1107/2009/EU è direttamente applicabile in tutti gli stati membri, ma l'emanando provvedimento nazionale, oltre ad approfondire le procedure operative che la norma comunitaria descrive solamente nelle linee generali, coglie l'occasione per regolamentare alcuni aspetti relativi a prodotti “border line”, utilizzabili in agricoltura biologica, che stanno facendo registrare una crescente diffusione, favorita dalla moria di prodotti fitosanitari registrata a partire dal 2002.
Prodotti fitosanitari sì o no
Come era accaduto nel provvedimento originale, anche questa proposta prevede l'inserimento di una serie di prodotti utilizzati nell'agricoltura biologica, in particolare sostanze di origine naturale (non fertilizzanti) che “migliorano la resistenza delle piante nei confronti degli organismi nocivi”, “proteggono le piante da danni non provocati da parassiti” ma “non sono immesse sul mercato come prodotti fitosanitari e non sono utilizzate per scopi fitosanitari”. Vedremo se questa norma supererà gli ulteriori esami nazionali e comunitari o se, come spesso accaduto in passato, dovrà essere stralciata o modificata per evitare sanzioni comunitarie.
Finalmente un po' di semplificazione
Si affaccia molto timidamente la procedura del silenzio/assenso nell'ambito delle tanto invocate ma quasi mai applicate “riforme a costo zero” che dovrebbero “corroborare” la nostra stentata crescita economica. Attualmente l'Amministrazione ha 60 giorni di tempo per autorizzare istanze di variazioni amministrative (ad esempio produzione in nuovi stabilimenti, inserimento di nuovi distributori in etichetta, cancellazione volontaria di impieghi, cambiamenti formali di etichetta, nuove taglie). In assenza di riscontro da parte dell'Amministrazione entro 60 giorni, il richiedente potrà commercializzare il prodotto secondo le nuove modalità proposte, dopo apposita notifica. L'innovazione interessa anche aspetti molto importanti quali l'adeguamento delle etichette a norme comunitarie sui residui e sulla classificazione delle sostanze pericolose e dei preparati, che in passato hanno spesso comportato gravi problematiche anche sanitarie. Quest'ultima facilitazione è da tempo adottata dallo stesso Ministero della Salute per i presidi medico-chirurgici.
Modulistica on-line
Infine il provvedimento illustra la modulistica per presentare la documentazione prevista dal regolamento 1107/2009 a supporto delle istanze di nuove autorizzazioni o di modifica di quelle esistenti.
Le rimanenti parti del provvedimento, compreso l'articolo 10 (autorizzazione di prodotti uguali), non hanno subito modifiche sostanziali.
Per saperne di più
D.P.R. N. 290 DEL 23 APRILE 2001
Suppl. Ord. n. 190/L alla G.U. n. 165 del 18/07/2001
RETTIFICA RELATIVA AL D.P.R. 23 APRILE 2001, N. 290
G.U. n. 180 del 04/08/2001
Comunicato relativo al decreto ministeriale n. 18354 del 27 novembre 2009 concernente `Disposizioni per l'attuazione dei regolamenti (CE) n. 834/2007, n. 889/2008 e n. 1235/2008 e successive modifiche riguardanti la produzione biologica e l'etichettatura
DECRETO 27 novembre 2009
Disposizioni per l'attuazione dei regolamenti (CE) n. 834/2007, n. 889/2008 e n. 1235/2008 e successive modifiche riguardanti la produzione biologica e l'etichettatura dei prodotti biologici. (Decreto n. 18354). (10A01133)
“Governo Italiano - Comunicati stampa del Consiglio dei Ministri Consiglio dei Ministri n.153 del 08/09/2011”, n.d. http://www.governo.it/Governo/ConsiglioMinistri/dettaglio.asp?d=64831.
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Fonte: Agronotizie