La Mosca dell’olivo (Bactrocera oleae) è un vero flagello per gli olivicoltori che, per tentare di salvare il raccolto, sono costretti a ripetuti e numerosi interventi di difesa chimica con tutti i costi e problemi ambientali che questi comportano.
Lea (Laboratori Europei di Agrobiotecnologie) viene incontro ai produttori proponendo l’unico vero sistema di difesa preventiva veramente biologico e naturale.
Ciò che si prefigge la Dacus Trap, soluzione biologica al 100%, è di attirare e catturare le mosche adulte, trattenendole all’interno della bottiglia e facendole poi “suicidare” per annegamento.
Il sistema Dacus Trap si basa sull’effetto attrattivo alimentare di un idrolizzato proteico appositamente studiato.
Il metodo affonda le radici nell’antichità, quando un sistema che “affoghi” la mosca era già stato messo a punto utilizzando bottiglie contenenti materiale organico vario (alici, crusca ecc.), con il grosso inconveniente di attrarre tutti gli insetti, buoni e cattivi, senza avere la selettività estrema che possiede la Dacus Trap; ben 4 anni di ricerca sono stati necessari affinché l’azienda spagnola Bioiberica mettesse a punto un'esca proteica che attirasse solo ed esclusivamente la Bactrocera oleae.
Il sistema di cattura operato dalle Dacus Trap
Il sistema Dacus Trap ha una lunga persistenza (140 giorni), una grande facilità d'uso ed è ritenuto un controllo rapido, facile e pulito.
La bottiglia poi può essere conservata per l’anno successivo e ricaricata col liquido attrattivo acquistabile separatamente, con ulteriore abbattimento di costi anche ambientali.
Indispensabile per impianti intensivi e professionali, ma ideale anche per oliveti hobbistici di piccole dimensioni, posizionati vicino ad abitazioni o luoghi frequentati dove non è possibile la difesa chimica.
Corretto posizionamento di Dacus Trap sulle piante
Si consiglia di iniziare la distribuzione verso i primi di luglio.
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Fonte: LEA