Protagonista dell'aggiornamento di oggi è il Trifluralin, glorioso erbicida degli anni '70 e '80 che ha finito la sua carriera europea nel 2007 (decisione di non iscrizione: 20 settembre 2007, revoca prodotti fitosanitari: 20 marzo 2008, termine smaltimento scorte: 20 marzo 2009) e per il quale sono state intentate sei differenti azioni legali contro le istituzioni comunitarie ree di aver annullato l'approvazione europea della sostanza (cause T-475/07, T-446/10, C-391/08 e C-584/11) o di averlo inserito tra le “sostanze prioritarie in materia di acque” (cause T-45/02, T-57/02).

L'ultima sentenza in ordine di tempo risale al 10 settembre scorso (pubblicata in estratto sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea C346 del 19 ottobre) e respinge per la quarta volta il ricorso contro la revoca comunitaria della sostanza attiva. Ricordiamo che le principali criticità che hanno interrotto la carriera della sostanza attiva riguardano la sua elevata tossicità nei confronti degli organismi acquatici e la sua notevole persistenza ambientale, inaccettabili per i valutatori e la solita Efsa, che all'epoca non aveva ancora mietuto molte vittime, ma perfettamente in linea con la normativa allora vigente per i titolari della molecola.

Particolare preoccupazione ha destato anche la volatilità del trifluralin che, unita alla sua notevole persistenza ambientale, consentirebbe di percorrere notevoli distanze trasportato dalle correnti d'aria: uno studio di monitoraggio ha evidenziato il ritrovamento di tracce dell'erbicida in tre stazioni canadesi di monitoraggio situate nell'artico. L'accumulazione delle molecole persistenti nelle zone più fredde della terra è un fenomeno noto e molto studiato, anche se i ritrovamenti interessano principalmente sostanze bandite da tempo, quali il Ddt. Occorre segnalare anche che le autorità canadesi non si sono particolarmente preoccupate del ritrovamento di tracce di trifluralin nelle loro stazioni di monitoraggio dell'artico: il prodotto è tuttora autorizzato in Canada, oltre che negli Stati Uniti. Ma se i ricorrenti avessero ragione?

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi
  1. Sentenza del Tribunale del 10 settembre 2015 — Dow AgroSciences e Dintec Agroquímica —Produtos Químicos/Commissione (Causa T-446/10) (Testo integrale in inglese, francese, riassunto nella Gazzetta Ufficiale)
  2. Ordinanza del tribunale (Terza Sezione) 6 maggio 2003 (1) "Decisione n. 2455/2001/CE - Ricorso di annullamento – Irricevibilità"
  3. Efsa. "Conclusion on Pesticide Peer Review Regarding the Risk Assessment of the Active Substance Trifluralin". Efsa Journal, Reasoned Opinion, n. Efsa-Q-2009–2588 (5 agosto 2009): 111. doi:10.2903/j.Efsa.2009.327r.
  4. O.M. 21 Marzo 1990 n. 705/627 Divieti e nuove prescrizioni concernenti l'impiego di alcune sostanze attive diserbanti (norme per Alaclor, Atrazina, Metolaclor, Trifluralin).
  5. Decisione della Commissione del 20 settembre 2007 Concernente la non iscrizione del trifluralin nell'allegato I della direttiva 91/414/CEE del Consiglio e la revoca delle autorizzazioni di prodotti fitosanitari contenenti detta sostanza attiva
  6. Decreto 14 febbraio 2008 Non iscrizione della sostanza attiva trifluralin nell'allegato I del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 194, e revoca dei prodotti fitosanitari contenenti detta sostanza attiva.
  7. Estratto della Banca Dati dell'Agenzia Canadese “Health Canada”: prodotti contenenti trifluralin.
  8. National Pesticide Information System Usa: database sui prodotti autorizzati negli Usa (registrazione federale)