Dow AgroSciences e Kanesho Soil Treatment hanno deciso di presentare un nuovo dossier registrativo sulla sostanza attiva 1,3D a sensi del Reg. 1107/2009.
Il dossier si riferirà ad una sostanza attiva caratterizzata da un miglioramento significativo del profilo ambientale e da una rimozione delle impurezze di cui tanto si è dibattuto negli anni scorsi. Il dossier sarà presentato nel più breve tempo possibile compatibilmente con i tempi richiesti per la messa a punto del processo di sintesi e lo sviluppo degli studi necessari.
La decisione di procedere nell’investimento su 1,3D è stata determinata dalla necessità più volte manifestata dagli agricoltori a livello internazionale e italiano di un prodotto in grado di controllare in maniera soddisfacente i nematodi, nonché dalla mancanza di alternative efficaci.
Al momento infatti, almeno in Europa, non ci sono alternative economicamente sostenibili e tecnicamente efficaci per il controllo dei nematodi e non sembra che la situazione possa cambiare, almeno fino al medio periodo.
Per i produttori agricoli specializzati in orticoltura, floricoltura e tabacchicoltura si è creata una situazione di difficile gestione a livello aziendale in quanto la diffusione e i danni arrecati dai patogeni tellurici come i nematodi rappresentano un problema costante che richiede una strategia di controllo complessa ed efficace, comprendente misure agronomiche preventive, volte ad evitare la contaminazione del suolo, opportunamente integrate a mezzi di difesa di natura chimica quali 1,3D.
La fumigazione del suolo è una pratica agronomica a cui si fa ricorso nei casi in cui la carica nematica supera il livello (diverso per ogni coltura e regione) in grado di arrecare danni elevati alle colture sia in termini quantitativi che qualitativi, che possono portare anche alla non sostenbilità economica (mancanza di reddito) della coltura stessa.
La varietà e gli elevati standard di qualità dei prodotti agricoli richiesti dai consumatori europei ai produttori contribuiscono a mettere sotto pressione tutto il sistema che necessita quindi di strumenti efficaci e accessibili.
In casi come questo, il Regolamento 1107/2009, come la ex-Direttiva europea 91/414, mette a disposizione dei produttori un efficace strumento normativo: i cosiddetti 'usi di emergenza' normati prima dall’articolo 8 della Dir. 91/414/EEC, oggi dall’art. 53 del reg. 1107/2009 e prossimamente anche da specifiche linee guida europee. Non si tratta di escamotage interpretativi, ma di strumenti chiaramente definiti per affrontare situazioni particolari che richiedono misure straordinarie che possono essere, se necessario, reiterate nel tempo sino a quando alternative reali saranno disponibili.
Nel caso specifico del 'nuovo' 1,3D, in attesa che il processo europeo si compia, non sembra esserci altra strada se non quella interinale degli usi di emergenza. Nel 2012, già altri Paesi del Sud Europa hanno autorizzato i ppff a base di 1,3D secondo l’art. 53 del regolamento. Sino ad ora è il caso di Spagna, Portogallo e Cipro.
I produttori agricoli italiani e gli applicatori di 1,3D sono impegnati da diversi anni nell’apprendimento dei principi e della tecnica delle Buone pratiche di fumigazione attraverso corsi di specializzazione che si svolgono dal 2008 nelle Regioni italiane maggiormente interessate) e che lo scorso anno sono stati parte integrante anche del Progetto LIFE + Sustainable use of fumigants.
Tutto ciò è stato sviluppato nel rispetto dei prinicipi della Direttiva 128/2009 sull’uso sostenibile degli agrofarmaci.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Dow AgroSciences Italia