Frutta e verdure made in Italy sono sicure.

Gli ultimi dati, contenuti in una ricerca sulla salubrità dei prodotti ortofrutticoli del ministero della Salute, lo confermano chiaramente. Il 98,8% dei controlli risultano regolari e si riscontra una presenza di residui chimici al di sotto dei limiti di legge. I nostri agricoltori, come evidenziato anche dall'Istat, usano sempre meno chimica e sono orientati alla qualità e alla sicurezza alimentare.

E' quanto sottolinea la Cia-Confederazione italiana agricoltori in merito al rapporto 'Pesticidi nel piatto' di Legambiente. 

Secondo la ricerca del ministero, i campioni irregolari di frutta, verdura, cereali, olio e vino con residui chimici al di sopra dei limiti di legge sono risultati intorno all'1%. Una ricerca che, dunque, conferma il primato italiano nella qualità e sicurezza alimentare.

E i dati, rileva la Cia, sono inequivocabili: sono, infatti, risultati regolari il 98,7% delle verdure, il 98,8% della  frutta, il 99,4% dell'olio di oliva, del vino e dei cereali. D'altra parte, proprio l'agricoltura del nostro Paese, rimarca la Cia, ha intrapreso questa strada da tempo. Sta di fatto che le produzioni agricole nazionali, in particolare frutta e verdura, risultano le più sicure sia in Europa che nel mondo.

La presenza di fitofarmaci è in continua riduzione, mentre crescono in maniera costante le produzioni biologiche. Un primato che certo non nasce dal caso, ma grazie all’impegno svolto dai produttori e dall’azione portata avanti dalle organizzazioni professionali che hanno permesso nell’ultimo decennio di raggiungere livelli di sicurezza estremamente elevati.