Ad esordire è stato Andrea Tavernari, national sales manager Challenger Italia dal 2005. "Grazie alle nostre macchine, capaci di garantire elevati livelli di protezione del suolo e delle colture senza ridurre le prestazioni - ha chiarito -, abbiamo consolidato la nostra posizione sul territorio nazionale".
Andrea Tavernari, national sales manager Challenger Italia
Un anno alla conquista del mercato italiano
Le parole di Tavernari trovano conferma nel numero di trattori cingolati Serie MT700Ee 800E venduti in Italia nel 2015, pari a 54 unità. "Con questo risultato, abbiamo aumentato le vendite di trattrici del 20 per cento rispetto al 2014 - ha dichiarato il manager - e, lo scorso anno, abbiamo fatturato 13 milioni di euro".
Il management può davvero dirsi soddisfatto, se si considera che il marchio è il secondo più venduto nel segmento delle potenze oltre i 310 cavalli. "Confrontando le 50 unità Challenger con le 245 unità immatricolate a livello nazionale nel segmento trattori cingolati e gommati oltre i 310 cavalli, - ha commentato Tavernari - notiamo un trend positivo rispetto al 2014".
Diverse proposte per il 2016Nonostante i buoni risultati raggiunti lo scorso anno, Challenger, volendo aumentare ancora le proprie quote di mercato in Italia, si propone di vendere nel 2016, 3-4 unità delle ultime versioni degli sprayer RoGator 600D, visti in anteprima mondiale ad Hannover, e 60 macchine, tra trattori e irroratrici. Per raggiungere quest'obiettivo, la casa ha intenzione di organizzare incontri e prove in campo volti ad informare i potenziali clienti sulle caratteristiche dei polverizzatori semoventi e dei trattori cingolati.
L'offerta del marchio di Agco si rivolge soprattutto ai contoterzisti e ai proprietari di grandi aziende agricole che, utilizzando le macchine per l'agricoltura di precisione, possono ridurre i costi per ettaro e aumentare le rese a tal punto da ammortizzare i costi d'acquisto.
Lo sprayer Challenger RoGator 655D, esposto a Breganze
"I progetti per il 2016 - fa sapere il management del marchio di Agco - comprendono anche la consegna del 700esimo macchinario giallo-nero in Italia con un evento dedicato, la raccolta ed elaborazione dei dati provenienti dalle macchine durante le prove in campo tramite il sistema AgCommand, lo sviluppo del direct marketing anche nel Mezzogiorno e l'incontro con i concessionari e rivenditori Challenger".
Un aiuto concreto agli operatori
A supporto dell'acquisto da parte dei clienti, il gruppo mette a disposizione Agco Finance, che gestendo i finanziamenti in base alle esigenze della clientela, ha supportato il 75 per cento delle macchine Challenger vendute nel 2015 e potrebbe arrivare all'80 per cento nel 2016.
Altro servizio dedicato agli operatori agricoli è l'estensione di garanzia PowerCare, che disponibile dallo scorso anno, permette di essere coperti e assistiti nella manutenzione per un periodo successivo alla data di scadenza della garanzia standard e lungo fino a 5 anni. "Poichè il 20 per cento dei trattori venduti ha beneficiato di PowerCare nel 2015, - ha dichiarato Tavernari - il nostro obiettivo è arrivare al 40 per cento nel 2016".
Slide sui servizi offerti dal gruppo Agco ai clienti
La Crop Care è un mustAgco, pur essendo stato tra i primi a lanciare macchine semoventi ad alta velocità, ha creato una "Crop Care Division" per lo sviluppo di nuove soluzioni rispettose del suolo e delle risorse idriche. Frutti di questo progetto sono le ultime versioni degli sprayer semoventi Challenger RoGator 600D, costruiti nello stabilimento di Grubbenvorst, denominato "European center for sprayer excellence".
Italia, arriva il RoGator
"Dopo il successo delle irroratrici semoventi in Europa occidentale, con circa 1200 unità vendute, e l'analisi delle richieste dei clienti, - ha dichiarato Stefano Andreose, sprayer specialist Challenger - abbiamo intenzione di estendere la gamma prodotto in Italia commercializzando i RoGator 600D".
Lo sprayer Challenger RoGator 655D, esposto a Breganze
La linea RoGator 600D, che segue la serie 600C, comprende i modelli RG 635D, RG 645D e RG 655D, contraddistinti da potenza massime rispettivamente di 175, 224 e 242 cavalli, erogate da motori AgcoPower Tier 4 Final.
Le tre versioni si distinguono per il numero di cilindri dei propulsori, pari a 4 sul RoGator RG 635D e pari a 6 sugli altri due tipi di sprayer, e per la capacità del serbatoio, variabile tra i 3800 e i 6 mila litri, mentre sono accomunati dalla trasmissione idrostatica HydroStar CVT a gestione elettronica, che permette di regolare la velocità di avanzamento dei macchinari in base al terreno senza trascurare il comfort dell'operatore e la precisione dell'irrorazione.
Motore AgcoPower dello sprayer Challenger RoGator 655D
Ogni aspetto sotto controllo
Tra le dotazioni che caratterizzano i RoGator 600D, si ricordano gli ammortizzatori indipendenti sulle 4 ruote 480/80R50, pilotati dalla cabina, la possibilità di variare la luce libera da terra da 75 a 120 centimetri e la larghezza della carreggiata da 1,80 a 2,25 metri, e il sistema idraulico con pompa centrifuga, fonte di una portata massima di 800 litri al minuto.
Il fulcro della barra in alluminio, lunga da 24 a 36 metri, è posto più in avanti rispetto al solito così da scaricare anteriormente il peso e minimizzare le oscillazioni orizzontali e verticali della barra. La presenza di un sonar a 3 o 5 vie per la regolazione automatica della barra permette un adeguato livellamento, fondamentale per una distribuzione efficiente.
Infine la linea RoGator 600D si avvantaggia della tecnologia Agco Fuse che, tramite display montati in cabina, permette il controllo automatico della distribuzione, delle sezioni e dell'altezza della barra. Secondo Andreose, "Grazie alle soluzioni implementate sui nostri sprayer, è possibile ridurre la sovrapposizione delle sezioni del 72 per cento".
Il display dello sprayer Challenger RoGator 655D
"Poichè gli operatori italiani richiedono soprattutto macchine di minori dimensioni, prevediamo di commmercializzare in Italia anche i primi sprayer trainati di Challenger, i RoGator 300, nel corso del 2017 - ha proseguito Stefano Andreose - Il 2016 sarà dedicato ad individuare le regioni più promettenti e sviluppare il rapporto con i dealer".
Lo sprayer Challenger RoGator 344, esposto a Breganze
Dunque, per quest'anno, sarà testata in campo una pre-serie dei RoGator 300, in futuro disponibile nei modelli RG333 e RG344, con serbatoi rispettivamente da 3300 e 4400 litri.
I RoGator trainati, Isobus compatibili, condividono con quelli semoventi i due terzi delle soluzioni, pur presentando dei punti di forza peculiari, tra cui la barra di traino modulare, adattabile a tutte le potenze di trattori e agganci, diversi gavoni di stoccaggio e accessori.
La barra di traino modulare dello sprayer Challenger RoGator 344
Cingolati più raffinatiAd un evento Challenger non si poteva non parlare delle migliorie apportate sui trattori cingolati in gomma Serie MT 700E, premiati al Sima 2015, e Serie MT 800E.
Luca Cattani, product marketing manager tracked and articulated tractors del brand, ha posto l'accento sulle punterie idrauliche auto-registranti standard, di cui si è già parlato in occasione di Agritechnica 2015, sul filtro gasolio da 60 micrometri, sul separatore d'acqua centrifugo addizionale e sul pacchetto opzionale Comfort Pack.
Luca Cattani, product marketing manager tracked and articulated tractors Challenger
Prestazioni uniche in campoI cingolati delle due Serie E sono ormai famosi per offrire maggiori risultati a costi minori, eccellente comfort per gli operatori, rispetto del suolo ed elevata mobilità. Relativamente alla produttività, Cattani ha affermato che "i trattori cingolati Challenger presentano uno slittamento del 5 per cento, mentre le trattrici gommate portano ad una perdita di terreno del 15 per cento e, di conseguenza, ad un maggiore spreco di ore lavorative".
I trattori cingolati Challenger Serie E assicurano uno slittamento ridotto rispetto ai trattori gommati
Il trattore cingolato Challenger MT775, esposto a Breganze
Inoltre, tutti i modelli delle due Serie E, essendo dotati di un motore non portante AgcoPower Tier 4 Final, che trasferisce direttamente la potenza nella cassa della trasmissione Full Powershift by Caterpillar, e di un differenziale di sterzo che trasmette continuamente la potenza ad entrambi i cingoli, mantengono la trazione sotto sforzo e garantiscono una potenza utile alla barra di tiro superiore rispetto alle trattrici equivalenti della concorrenza.
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Fonte: Agronotizie