Pescando dalle migliori caratteristiche delle già note trinciatrici serie KP e ricorrendo alla tecnologia delle più potenti KP super, è nata la nuova linea di trinciatrici KN Agrimaster.

La struttura del telaio degli otto modelli in gamma è realizzata con lamiera Fe 510 ad alta resistenza; le larghezze di lavoro che seguono la sigla KN nel nome di ciascun modello, sono pari a 150, 175, 200, 225, 240, 260, 280 e 320 centimetri.



 
Anche i pesi di queste macchine portate variano in funzione del modello e partendo da 458 chili arrivano agli 883 chili della 'sorella maggiore' KP 320 la quale richiede una trattrice con potenza minima pari a 90 cavalli mentre, per la più piccola KP 150, sono sufficienti 30 cavalli.
Da sottolineare il vantaggio derivante dalle caratteristiche costruttive di nuova concezione che permettono alla camera di trinciatura di scaricare in tempi molto brevi e quindi di assorbire meno potenza.

Versatili e affidabili
 Pensata per eliminare residui erbosi di varie altezze, su stocchi di mais, in lavorazioni su terreni incolti e su residui legnosi di dimensioni medie con diametro massimo di 6 centimetri, la nuova gamma di trinciatrici KN si distingue per la sua affidabilità che la rende particolarmente indicata nella pulizia di frutteti e sottobosco dove compie una efficace azione di ripristino e salvaguardia ambientale.

Rientrano nella dotazione di serie l’attacco fisso a tre punti, la scatola ingranaggi con ruota libera e quattro tipi diversi di utensili a scelta adatti alle più diverse situazioni di lavoro grazie alla contrapposizione di un controcoltello a denti fisso.

Slitte regolabili

Fanno parte del pacchetto 'optional' le slitte regolabili in altezza, la scatola ingranaggi posizionata centralmente, il rullo di grande diametro da 194 millimetri con cuscinetti rinforzati, autopulente e regolabile in altezza, lo spostamento laterale a comando manuale o idraulico e il cardano.


Rullo autopulente

Il rullo, montato a ridosso degli utensili di taglio che ne mantengono pulita la superficie, si trova in una posizione tale da agevolare lo scarico del prodotto trinciato dietro di sé; sempre per la sua posizione, risulta essere complementare alle slitte nella funzione di mantenimento della trinciatrice in posizione orizzontale rispetto al terreno.




Il rispetto per le normative CE, passa attraverso l'ottemperanza dei requisiti imposti dalla norma EN 4254-12 specifica per le trinciatrici e della EN 4254-1 relativa alla sicurezza del macchinario che impongono il rispetto delle distanze e la presenza di specifici dispositivi di sicurezza.